Le considerazioni del sindaco su Sacal, giunta, Psc, commissione d’accesso, piano di riequilibrio, percettori mobilità in deroga

Torna, tramite la propria fanpage su Facebook, ad esprimersi il primo cittadino di Lamezia Terme

Più informazioni su


    Torna, tramite la propria fanpage su Facebook, ad esprimersi il primo cittadino di Lamezia Terme, volendo fornire «brevi precisazioni e notizie in ordine ad alcuni argomenti di stretta attualità».
    I 6 punti affrontati iniziano sostenendo che «il Comune di Lamezia non è moroso di alcuna somma nei riguardi della Sacal a seguito dell’operata ricapitalizzazione; invero, a seguito dell’assemblea straordinaria dei soci del 19 dicembre 2016, che ha deliberato aumento del capitale sociale a 15.920.498 euro, il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 marzo ha fissato il termine per il versamento del saldo dell’aumento del capitale sociale alla data del 31 dicembre e ciò sia con riferimento all’aumento deliberato il 18 dicembre 2015 che all’aumento deliberato il 19 dicembre 2016. Il Comune di Lamezia ha versato quindi nei termini il 25% dell’aumento e verserà il residuo importo entro la detta data del 31 dicembre. Si aggiunge, per completezza, che il Comune di Lamezia nell’assemblea dei soci sta votando avendone pieno diritto e, in base ai punti all’ordine del giorno, capita di votare nella stessa direzione degli altri soci pubblici (approvazione bilancio e bilancio consolidato, pieni poteri al Presidente) o dei soci privati (nomina componente Collegio Sindacale); ciò in quanto il Sindaco vota quel che ritiene giusto e mai voterà per partito preso o per ordine di scuderia».
    Si passa poi alle vicende di più stretta competenza, come la giunta dalle porte girevoli quando si è prossimi alla boa di metà mandato: «il Vice Sindaco Massimiliano Tavella ha rassegnato le dimissioni; già da tempo aveva rappresentato la difficoltà di conciliare gli impegni professionali con il gravoso compito affidatogli. Di certo, ha lavorato bene al servizio della comunità ed ha al suo attivo, tra gli altri meriti, l’aver contribuito a far recuperare atavico ritardo nella contrattazione decentrata che era stata ereditata ferma al 2012 ed oggi riportata all’attualità, con prossima approvazione anche dell’annualità 2017. A Massimiliano, amico di sempre, un grazie per la passione e la determinazione prestata nel servire la collettività, pur nella condivisa sofferenza di titaniche quotidiane difficoltà». Intanto però salgono potenzialmente a 2 gli assessori da dover sostituire (nulla vieta di avere un numero minore rispetto a quello massimo), e l’essere entrato in giunta dopo aver ricoperto in ruolo di vicepresidente della Multiservizi poteva essere motivo di problemi normativi per Tavella (secondo le indicazioni offerte dall’Anac sull’inconferibilità e incompatibilità degli incarichi amministrativi), aspetto che però nessuno ha mai sollevato fino ad oggi.
    Si passa poi ad un altro nodo importante come il PSC: «è giornalmente affrontato dall’apposita Commissione Consiliare con serietà, approfondimento e competenza. Presto si arriverà al traguardo di una storica misura che darà slancio vitale alla rinascita del territorio, valorizzando i centri storici, esaltando le polarità di eccellenze produttive, logistiche-turistiche-alberghiere, sportive e termali, eliminando le misure di salvaguardia, completando armonicamente gli insediamenti diffusi, esaltando le spontanee iniziative delle manifestazioni di interesse. Sarà di certo pagina importante per Lamezia». Tutto però da dover completare entro fine anno (cioè tra circa 2 mesi), per non perdere la possibilità dei finanziamenti collegati.
    Mascaro annuncia poi che «facendo seguito alla corposa memoria inviata il 06 settembre, è stata trasmessa oggi alla Commissione di Accesso altra memoria di ulteriori 12 pagine suddistinta in 6 capitoli che, corredata da 31 significativi documenti, testimonia ancora di più quanto l’operato dell’amministrazione costituisca diga irrinunciabile alla criminalità ed al malaffare. Si auspica, quindi, che vi sia al più presto l’inevitabile provvedimento che riconoscerà l’inesistenza di ogni presupposto richiesto dalla legge per uno scioglimento che, nel caso concreto di Lamezia, costituirebbe, lo si ripete ancora, inaccettabile attacco al cuore della democrazia». Una memoria difensiva che non è prevista però come possibilità dal Tuel, quindi potrebbe anche non essere presa in considerazione da Prefettura e Ministero, e sui cui contenuti l’opposizione ha più volte chiesto di essere resa edotta, Ma, parlando di atti pubblici inseriti nella stessa, i consiglieri comunali sarebbero dovuti essere già a conoscenza di quanto prodotto in via Perugini fino ad oggi.
    Il primo cittadino negli ultimi punti rimarca poi come «a seguito del prestigioso riferimento della rivista Enti Locali del Sole 24 Ore che ha indicato Lamezia tra gli 8.000 comuni italiani quale primo esempio della capacità di poter, con sana amministrazione, anticipare la fine del pre-dissesto, si porterà avanti nei prossimi mesi ogni atto per ridare al Comune la possibilità di uscire dal piano di riequilibrio senza attendere il 2024 e ciò al fine di poter ancora meglio disegnare un più roseo futuro», sottolineando inoltre come «da lunedì 9 ottobre, grazie ad alcuni progetti finanziati dalla Regione Calabria, prestano attività lavorativa per il Comune di Lamezia 50 percettori di mobilità in deroga. Stanno lavorando con passione ed entusiasmo e contribuiranno in breve tempo a rendere la città più bella ed i servizi più efficienti, senza aggravio di costi per i cittadini».
    Si parla di 50 tirocinanti semestrali divisi tra unità con mansioni di operaio generico/manovale generico/operaio specializzato ecc. (31), e unità con mansioni di istruttore amministrativo che siano in possesso del diploma di scuola media superiore o laurea (19).
    Per provare ad avere almeno una prima minima misura tampone per i vuoti d’organico in via Perugini si dovrà sempre aspettare il via libera della commissione ministeriale, ed intanto dal nuovo anno si perderà anche la dirigente Bambara, che andrà in pensione, con settori delicati come servizi sociali e politiche scolastiche che così andranno ad aggiungersi ai corposi già indicati ai 3 dirigenti rimasti, in caso di mancata autorizzazione ad assumerne almeno un altro.
    Gi.Ga.

    Più informazioni su