Palloncini colorati liberati in cielo per il protocollo d’intesa contro lo sfruttamento in provincia di Catanzaro

Protocollo d'intesa delle associazioni Comunità Progetto Sud Onlus, Mago Merlino, cooperativa Il Delta,  Fondazione Città solidale di Catanzaro con l´ASP di Catanzaro.

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    Domani alle 12.30 nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Lamezia centrale verrà effettuato il lancio di palloncini arancioni recanti la scritta #liberailtuosogno come inizio della manifestazione di adesione alla 11° giornata europea contro la tratta umana, voluta dalle associazioni Comunità Progetto Sud Onlus, Mago Merlino, cooperativa Il Delta,  Fondazione Città solidale di Catanzaro in accordo con l´ASP di Catanzaro.
    Nella stessa giornata firmeranno il protocollo d´intesa “per l’osservazione e la programmazione di interventi sui fenomeni della tratta di persone e dello sfruttamento sessuale, del grave sfruttamento lavorativo e accattonaggio ricadenti sul territorio della provincia di Catanzaro”.
    Gli enti, già partner del Progetto In.C.I.P.I.T. (Iniziativa calabra per l’identificazione, protezione ed Inclusione sociale delle vittime di Tratta) della Regione Calabria, aderiscono così all´undicesima Giornata Europea di Lotta alla Tratta, con una manifestazione pubblica ma anche con l´importante firma di un protocollo che sancisce la divulgazione a livello regionale di buone pratiche in merito al contrasto alla tratta e che mira a rendere «fruibili i servizi medico-sanitari alle persone vittime di tratta»,  si legge nel protocollo che altresì intende «predisporre gli strumenti per una osservazione e programmazione di interventi sui fenomeni della tratta di persone e dello sfruttamento sessuale, del grave sfruttamento lavorativo e accattonaggio ricadenti sul territorio della Provincia di Catanzaro. Tali interventi dovranno essere mirati anche alla prevenzione e all’emersione di questo fenomeno che fonda le sue radici sulla negazione della dignità della persona vittima, avendo come obiettivo la sua disintegrazione sociale e psicologica».
    Secondo quanto riferito dal Dipartimento delle Pari Opportunità quello della tratta e del grave sfruttamento è un problema che preoccupa non poco l’Unione Europea. Alcune stime infatti portano a quasi un milione le sospette vittime di tratta e/o di grave sfruttamento. Numeri importanti che allertano per dimensione e diffusione e che rappresentano un enorme business per le reti criminali transnazionali. Sono oltre 20.000 ogni anno le giovani donne, gli uomini e i minori che entrano nei sistemi di protezione e di assistenza, di cui circa 1000 in Italia. Lo sfruttamento nell’ambito sessuale, lo sfruttamento lavorativo, l’accattonaggio forzato e le economie illegali forzate (spaccio e furti) sono fenomeni di grande portata il cui contrasto risulta difficile e complesso.

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