Lamezia città disunita nelle recriminazioni di De Biase

Il presidente del consiglio comunale spera in un ruolo di maggiore spicco nell'ambito della Zes

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    «Il futuro della città di Lamezia Terme non può che essere nelle mani dei lametini, dobbiamo avere fiducia per risultare fautori del nostro destino. E’ necessario fare quadrato, crederci, per difendere la propria città il proprio territorio, le proprie prerogative» è l’appello del presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme Salvatore De Biase, che aggiunge: «basta essere sempre divisi o, cosa ancor più grave, pensare al proprio tornaconto personale e poco al bene comune, o peggio ancora “vendere” la propria città. Stiamo compromettendo il futuro dei nostri figli; molti sono stati costretti a partire e molti altri lo faranno in futuro se con diamo una svolta alla nostra città e al nostro territorio.  Abbiamo la forza per farlo, ma siamo disgregati, basta pensare che solo Lamezia Terme ha 45.000 cittadini aventi diritto al voto, da soli potremmo determinare l’elezione del presidente della Regione Calabria, invece contiamo come un piccolo paesino di 2.000 abitanti».
    Elencando una serie di recriminazioni (dall’ambito dello sviluppo a quello sanitario), De Biase non nasconde come per la Zes «Catanzaro anela la vicinanza di Lamezia per quello che ha e per quello che rappresenta. Bene fa comunque il Sindaco Paolo Mascaro a vigilare, proporre e interagire con il sindaco Abramo e con il Sindaco di Crotone, ma una volta per tutte diamo a Lamezia il ruolo che merita, cerniera della Calabria su cui investire e non solo prendere».

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