Selezionato il progetto di conversione dell’ex cantina sociale a contenitore di attività a servizio della comunità

Direzione Generale Arte, Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT darà 10.000 euro ai progettisti

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    Bandito lo scorso 20 luglio, sono stati pubblicati i risultati (ancora provvisori) del Concorso di idee per la riqualificazione di 10 aree urbane indetto dalla Direzione Generale Arte, Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT e dallo stesso Consiglio Nazionale.
    Il concorso, rivolto a gruppi di progettazione in cui siano coinvolti giovani progettisti under 35, è frutto di una convenzione sottoscritta tra Direzione Generale e Consiglio Nazionale con il fine di promuovere, attraverso interventi finalizzati alla riqualificazione delle periferie, la centralità e la qualità del progetto, la partecipazione e la condivisione delle comunità locali e la promozione dei talenti dei giovani architetti.
    Alle 10 proposte classificate al primo posto (una per ciascuna area) la Direzione Generale assegnerà un premio di 10.000 euro: le idee vincitrici saranno offerte gratuitamente ai Comuni interessati affinché, una volta reperite le necessarie risorse, possano procedere alle successive fasi della progettazione e della realizzazione degli interventi di riqualificazione urbana che dovranno essere affidate – come previsto dal Bando – agli stessi architetti vincitori del concorso di idee.
    Lamezia Terme compariva con il progetto relativo alla riqualificazione dell’ex cantina sociale di Sambiase, a cui hanno risposto in 13.
    Migliore proposta (con 95 punti) è risultata quella avanzata dal gruppo composto da Luca Vitaliano Rotundo, Pasquale Iaconantonio, Fabio Lamanna, Sebastiano Marini.
    Seconda posizione (punti 92) per Silvia Fracassi e Matteo Artico, con terza piazza (punti 85) dal gruppo composto da Fabio Sorriga, Andrea Pelella, Vincenzo De Giusti, Silvia Taccari, Giulia Baiocco.

    Il progetto vincitore prevede «un processo di rigenerazione e riconversione funzionale, passando da centro di produzione economica a centro di produzione culturale: un nuovo contenitore di attività a servizio della comunità. Il progetto mira a far diventare l’area designata, un nuovo polo attrattivo, favorendo lo sviluppo economico/culturale e l’integrazione sociale, nel rispetto della memoria storica del luogo».

    Con lavori di restauro, demolizione ed altri interventi ex novo, il nuovo programma funzionale dovrebbe quindi ospitare:

    • auditorium: una sala da 200 posti attrezzata per cinema, musica, spettacoli e conferenze, dotata di
    • servizi per il personale e per il pubblico, flessibile per qualsiasi tipo di attività.
    • ristorante / caffetteria: punto di ristoro e svago panoramico del complesso, per diffondere la cultura enogastronomica calabrese.
    • biblioteca: biblioteca su quattro livelli con postazioni studio e accesso ad internet.
    • area expo: sala espositiva flessibile per ogni tipo di allestimento e mostra, con annessa sala ex cantine sociali per raccontare la storia del complesso.
    • uffici / coworking: oltre agli uffici direzionali della struttura, uno spazio a stretto contatto con nuove realtà emergenti del territorio calabrese per promuovere l’integrazione sociale e fare impresa.
    • laboratori: sale attrezzate per laboratori di pittura, musica e ceramica con spazio studio antistante.
    • palestra: l’edificio ospita una palestra da 600 mq con sala pesi e fitness e una sala cardio.
    • infermeria / guardia medica: l’edificio esterno che prima ospitava gli ex uffici viene strutturato, al piano inferiore, per ospitare un presidio sanitario a servizio del quartiere. l’accesso autonomo e l’immediata presenza di parcheggi ne incrementano la funzionalità a livello urbano.
    • casa del custode: sopra la guardia medica è presente un alloggio destinato al manutentore della struttura.
    • tabacchi / edicola: posizionato in un punto centrale, la grande pensilina aggettante, caratterizza il nuovo accesso al compresso che diventa anche punto di ritrovo.
    • parco urbano e attrezzature: il sistema del parco si divide in due zone una perimetrale su via Sant’Umile da Bisignano fruibile liberamente con la presenza di una piazzetta attrezzata e una interna filtrata dal traffico stradale con alberature e lama d’acqua che rendono le giornate estive più gradevoli.
    • portale di accesso all’area: elemento fortemente caratterizzante su via prunia, filtra e identifica l’accesso al complesso

    Un progetto che ricorda in parte quanto stralciato da quello di riqualificazione urbana che riguarda la zona di Savutano con “Sara”, ma che difficilmente troverà subito realizzazione data l’incertezza amministrativa (tanto economica quanto di attesa per l’esito della richiesta di scioglimento del consiglio comunale) ed il costo preventivato di 4 milioni e mezzo di euro (inserito nell’annualità 2019 del piano triennale delle opere pubbliche come finanziamento da richiedere a livello sovracomunale) divisi tra:

    • demolizioni / smaltimento / bonifica / ponteggi : 300.000
    • adeguamento strutturale elementi in calcestruzzo armato: 320.000
    • nuove opere in calcestruzzo armato: 700.000
    • strutture in acciaio e carpenteria metallica: 1.385.000
    • tamponature opache / trasparenti: 670.000
    • opere di finitura:  270.000
    • impianti: 430.000
    • parco urbano (pavimentazioni, verde, arredo urbano): 425.000 

    Gi.Ga.

    Le tavolo del progetto vincitore

    I PRIMI 5 PROGETTI SELEZIONATI (LINK AL SITO NAZIONALE)

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