Galati propone di unire tutti i Comuni del lametino in un’unica città

Una realtà che comprenderebbe Lamezia Terme, Conflenti, Curinga, Falerna, Feroleto Antico, Gizzeria, Maida, Martirano Lombardo, Nocera Terinese, Platania, San Pietro a Maida e Serrastretta

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    Passato lo scioglimento, e con l’avvicinarsi delle elezioni politiche, torna di attualità nel dibattito politico il lametino. «Lavoriamo insieme per costruire la seconda città della Calabria» e’ l’invito che rivolge l’onorevole Giuseppe Galati in una lettera aperta indirizzata ai sindaci dei Comuni confinanti con quello di Lamezia Terme.
    «Coinvolgere il Comune di Lamezia Terme ed i Comuni confinanti di Conflenti, Curinga, Falerna, Feroleto Antico, Gizzeria, Maida, Martirano Lombardo, Nocera Terinese, Platania, San Pietro a Maida e Serrastretta in un percorso che potrebbe portare alla costituzione di un unico Ente comunale, aprirebbe – sottolinea Galati – nuove e concrete opportunità di sviluppo per un’area che si caratterizza per le sue enormi potenzialità. La vita delle Amministrazioni Comunali è divenuta sempre più difficile a causa della carenza di risorse finanziarie, indispensabili a governare i territori. Sono numerose le difficoltà che quotidianamente si incontrano e, spesso, risulta difficile, proprio a causa di motivi che esulano dalla volontà di chi amministra i Comuni, spiegare ai cittadini l’impossibilità di predisporre e realizzare interventi necessari per la collettività».
    Come 50 anni fa avvenuto per Lamezia Terme, e come più recentemente con Rossano e Corigliano, Galati rimarca che «la tendenza in atto negli ultimi anni è rivolta a favorire processi di fusione tra gli Enti comunali, sia per superare le difficoltà finanziarie esistenti che per capitalizzare al meglio le risorse presenti sui territori. Penso che questa opportunità, di fondamentale importante per uno sviluppo sinergico degli Enti coinvolti, possa essere colta, a maggior ragione, dai Comuni ricadenti nell’area centrale della Calabria, conosciuta per la sua invidiabile posizione e dotata di un aeroporto internazionale che è inserito tra i 12 strategici a livello nazionale. Non si tratterebbe di realizzare, secondo gli strumenti che mette a disposizione la legge, esclusivamente una realtà urbana considerevole per estensione, numero di abitanti e posizione strategica, ma, soprattutto, di renderci protagonisti tutti insieme di un futuro che meritiamo e penso ci debba appartenere. Le straordinarie vocazioni di questi Comuni andrebbero, così, messe in rete utilizzando al meglio le risorse e pianificando le migliori strategie di sviluppo».

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