Analisi della vittoria in casa Vigor lodando l’accoglienza del Decollatura

In testa al campionato di Terza Categoria i biancoverdi lottano con la Fortitudo

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    Vittoria anche a Decollatura per la Vigor che nell’ultima giornata del campionato di Terza Categoria ha vinto 1 – 2, con i padroni di casa che si sono dimostrati una bella squadra, compatta, equilibrata, con buone individualità e un gioco arioso. «Il risultato e la partita contano fino ad un certo punto, direi ben poco se non come opportunità – tiene a sottolineare il vicepresidente della Vigor Nuccio Sirianni –  di avere avuto il piacere di conoscere la dirigenza del Decollatura, i suoi collaboratori e tutti i tifosi, che da oggi sono nostri “amici”. Una accoglienza straordinaria, rara da riscontrare. Una cortesia assoluta. Ci hanno ricevuto come si fa con i vecchi amici in casa propria, preoccupandosi anche di ristorare sia noi che i nostri tifosi. Grazie davvero a tutta la gente di Decollatura».
    La Vigor del duo Notaris-Chirumbolo è giunta alla quarta vittoria di fila (5 in 6 partite), mantiene la vetta ma è sempre tallonata da un’inarrestabile Fortitudo che sa solo vincere. Paradossale  che finora a fermare la Vigor sia stato il fanalino di coda PSG, sorpresa in negativo del girone F di Terza Categoria.
    «Ci culliamo troppo quando siamo in doppio vantaggio e nello stesso tempo siamo portati a giocare sempre la palla, essendo una squadra di qualità. I mister ci hanno impartito queste direttive – fa notare il portiere vigorino Aiello – accade talvolta che su terreni fangosi, dissestati, si prova a giocare anche in disimpegno e si sbaglia. E’ quanto accaduto a Decollatura a noi in difesa, a me, Bongiovanni e Molinaro in occasione del gol subìto e del rigore. Ad ogni modo la nostra filosofia è fare gioco sempre, anche per invogliare i nostri tifosi a venirci a vedere e farli divertire».
    In testa vivo il duello tra Fortitudo Lamezia e Vigor. «La squadra di Coclite ha un gruppo collaudato da anni ed è molto concreta, non gioca di fino. La storia di evitare i playoff anche da secondi, non mi piace. Qualche giorno fa ne parlavano i ragazzi nello spogliatoio e li ho bloccati. Noi dobbiamo dare tutto per puntare al primo posto. Poi se non saremo bravi ad arrivare primi, vedremo quel che verrà», ammette Aiello, «sappiamo che ovunque andiamo, ci aspettano. La fama precede la squadra. Saranno battaglie, l’ho detto subito ai miei compagni. E comunque non dobbiamo snaturarci. Non per niente l’unica partita che non abbiamo vinto, è stata proprio quella in cui “non abbiamo giocato”, con il PSG». 

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