Primi indirizzi per i 5 funzionari sovraordinati in arrivo per controllare le attività burocratiche comunali

Il primo ad essere inviato dalla Prefettura di Catanzaro è Pasquale Micucci, con un incarico semestrale a 18 ore settimanali nel sovraordinare il settore servizi demografici e quello politiche sociali, sociosanitarie, educative e giovanili.

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    Non dirigenti, ma 5 funzionari sovraordinati, son prossimi a prendere servizio in via Perugini, ma se dopo lo scioglimento del consiglio comunale è peggiorata la farraginosità della macchina burocratica in via Perugini, le 5 nuove figure avranno un ruolo più da controllori che di facilitatori di procedimenti, commissariando di fatto dopo gli organi di indirizzo politico anche quelli di tipo amministrativo.
    Il primo ad essere inviato dalla Prefettura di Catanzaro è il funzionario amministrativo Pasquale Micucci (che in via Perugini svolse anche l’estrazione dei nominativi degli scrutatori per le elezioni amministrative 2015), con un incarico semestrale a 18 ore settimanali nel sovraordinare il settore servizi demografici e quello politiche sociali, sociosanitarie, educative e giovanili.
    Due i tipi di funzioni ad essi indicate. La prima è quella di indirizzo, «scaturente dagli orientamenti della Commissione Straordinaria, che si concretizza nel fornire indicazioni agli uffici circa i provvedimenti ed i procedimenti da porre in essere, sia riguardo alle priorità, sia con riferimento, laddove necessario, a modalità operative che, pur non incidendo sull’autonomia della dirigenza, fossero necessarie al fine di garantire i principi di legalità ed imparzialità».
    Più complessa quella di controllo sui procedimenti (nelle varie fasi) e sui provvedimenti finali che verranno adottati. «Tale funzione, che prescinde dai controlli interni di competenza del Segretario e del Dirigente finanziario, consiste nella verifica della rispondenza dell’atto alle direttive della Commissione Straordinaria e viene esercitata dal sovraordinato apponendo un visto sulle determinazioni anche mediante riscontro per mail», si spiega nell’atto amministrativo della terna commissariale, «i dirigenti all’uopo dovranno inviare tempestivamente ai sovraordinati, in ragione delle funzioni loro assegnate, copia di ogni determinazione adottata; i sovraordinati, dopo aver esaminato i singoli provvedimenti, segnaleranno ai dirigenti gli eventuali atti in merito ai quali ravvisino criticità, anche sotto il profilo della corrispondenza ai programmi ed agli obiettivi assegnati dall’amministrazione, riferendone, per conoscenza, alla commissione straordinaria. Ai medesimi sovraordinati dovranno altresì essere trasmesse le proposte di deliberazione avanzate dai dirigenti di riferimento in fase di formazione preliminare, al fine di una verifica preventiva all’apposizione dei relativi pareri».
    Nell’ambito delle mansioni assegnate al sovraordinato, rientrano quelle di «proporre ed esaminare la progettazione di opere e di lavori ed i capitolati di servizi per le forniture, di assicurare, unitamente al dirigente responsabile, la loro esecuzione, di individuare con il dirigente responsabile la risoluzione di eventuali problemi gestionali al fine di assicurare l’ottimale gestione dell’area alla quale sono assegnati, di istruire e predisporre proposte di deliberazione su questioni più rilevanti anche al fine di garantire la rispondenza alle esigenze dell’Ente ed alle direttive della Commissione Straordinaria».
    Essendo la posizione del sovraordinato individuata al di fuori della dotazione organica, dovrà far riferimento direttamente ala Commissione Straordinaria «al fine di attuarne gli indirizzi e collaborare unitariamente con gli uffici al conseguimento degli obiettivi stabiliti dagli organi di governo», ed inoltre «eventuali problematiche od aspetti conflittuali che dovessero sorgere nei rapporti tra i sovraordinati e la dirigenza dell’ente verranno sottoposti ed affrontati in prima istanza dal segretario generale, che interverrà nell’esercizio della funzione di sovrintendenza e coordinamento che gli compete per legge fornendo le direttive del caso, ovvero dalla commissione straordinaria in via ulteriore ed in sede collegiale, qualora se ne verifichi la necessità».
    I sovraordinati sono tenuti inoltre ad assicurare la loro presenza in sede non meno di 2 volte alla settimana; gli stessi dovranno assicurare la loro presenza in occasione di riunioni e gruppi di lavoro o su richiesta della commissione straordinaria.
    Gi.Ga.

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