Nell’ultimo rapporto Pendolaria migliora la situazione del trasporto ferroviario lametino

Report stilato in merito all'anno da poco terminato da Legambiente, ma ancora c'è molto da fare

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    Nell’ultimo rapporto “Pendolaria”, stilato in merito all’anno da poco terminato da Legambiente, migliora la situazione del trasporto ferroviario lametino, ma non viene ancora del tutto promosso.
    Sulla linea Catanzaro Lido-Lamezia Terme si rivela che «dal 2015 si è tornati almeno ad incrementare i treni regionali arrivando a 7 coppie al giorno ed a 10 con il nuovo orario invernale 2017/2018. Il resto rimane comunque sostituito con autobus. Nonostante sia una linea, di 42 km, a binario unico risulta strategica perché unisce i versanti tirrenico e jonico della Calabria tanto da aver fatto proporre la sue elettrificazione più volte negli ultimi anni. I disagi rimangono perché ancora i tempi di percorrenza, in attesa della velocizzazione dell’infrastruttura, non risultano competitivi con almeno 45 minuti di tragitto», sottolineando di contro che «rimane ancora sospesa la Marzi-Soveria Mannelli in Calabria, ma va sottolineata la riapertura della tratta tra Soveria Mannelli e Catanzaro».
    Si rammenta che la stazione Lamezia Terme-Sambiase «segnalata per anni come degradata ed in abbandono, ha visto nel corso del 2016 l’avvio dei lavori di ristrutturazione, insieme alla stazione di
    Nicastro, dopo le diverse segnalazioni dei cittadini di Lamezia. Si tratta di stazioni che vedono l’alta
    frequentazione dei treni regionali della Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale».
    I pendolari ad utilizzare il treno in Calabria nel 2017 sono stati 22.400, il 13,8% in meno rispetto ai 26.000 del 2011, anche perché fra il 2010 e il 2017 il taglio ai servizi ferroviari è stato pari al 26,4% con di contro però un aumento di circa il 20% delle tariffe sulle 347 corse (Ferrovie della Calabria 162, Trenitalia 185) giornaliere effettuate per lo più su vecchi convogli: su 92 treni in circolazione (età media 18,2 anni, con il 27,2% ad essere in circolazione da più di 15) ci sono solo 3 nuovi Swing (diesel per la Jonica), mentre altri 3 treni nuovi Stadler sono per Ferrovie della Calabria.
    Grazie al piano di investimenti per l’acquisto di materiale rotabile ferroviario e tranviario con il decreto firmato dal Ministro Delrio (che assegna alle Regioni 640 milioni di euro, cui si sommano i fondi stanziati dal Cipe, per un totale di 1440 milioni di euro) verranno però acquistati 22 treni per la rete nazionale, 5 per quella regionale e 7 tram per le metro leggere per complessivi 214,22 milioni di euro (di cui 115 da Por e Pac), con l’iter per la fornitura completa dei nuovi treni si concluderà definitivamente entro il 2021.
    A fronte di questi dati c’è però un contratto di servizi scaduto a dicembre in fase di rinnovo, ma anche tagli agli investimenti effettuati sia a livello nazionale che regionale in questi anni da dover fronteggiare e superare.
    g.g.

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