Commissariato e Centro Operativo Autostradale ridotti a lavorare sotto organico

Lo sfogo è del Segretario Provinciale Generale Ugl, Vincenzo Paradiso,

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    «La presenza poco incisiva dello Stato per carenza di uomini non potrà mai scrollare una città dalla piaga del malaffare, anche perché la criminalità organizzata a differenza dello Stato, esprime tutta la sua forza ed efficacia ogni volta che lo ritiene necessario, mi sembra che la situazione sia giunta oramai al limite». Lo sfogo è del Segretario Provinciale Generale Ugl, Vincenzo Paradiso, valutando che «il Commissariato di Lamezia Terme, quarta città della Calabria, con alle spalle il terzo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, conta una popolazione di circa 75.000 abitanti, collocandosi in una invidiabile posizione geografica, avvantaggiata, dalla presenza di numerose infrastrutture vitali per lo sviluppo socio-economico della zona, quale un aeroporto internazionale ed un importante snodo ferroviario ed autostradale, privo di un adeguato numero di personale, considerando che la maggioranza ha superato la soglia dei 50 anni di età,  viene continuamente impegnato in una sorte di full immersion, specie nelle attività di Polizia Giudiziaria, sentendosi per grande spirito di abnegazione a lavorare quasi “gratis” in quanto le ore di straordinario sono decisamente insufficienti per garantire la normale funzionalità dell’Ufficio e solo grazie allo spirito di sacrificio degli operatori di Polizia in forza alla sezione volante, che sacrificano giorni di permesso e congedo, si riesce a garantire il controllo del territorio H 24, con una sola volante a turno essendo gli stessi rimasti come si suol dire “4 gatti”, dando corso con difficoltà ai numerosi interventi a richiesta da parte dei cittadini». 
    Paradiso ricorda tra gli ambiti da monitorare la presenza del campo rom di Scordovillo, che sorge proprio alle spalle del commissariato, «con tutte le problematiche e le tensioni sociali che notoriamente caratterizzano la convivenza dei medesimi con la popolazione locale, nonché la presenza di numerosi cittadini extracomunitari con tutte le problematiche a loro connesse», ma anche «la presenza di una decina di clan malavitosi, particolarmente attivi nel settore del traffico degli stupefacenti, delle armi e del racket delle estorsioni», citando vittime illustri della criminalità come Salvatore Aversa, Lucia Precenzano, Pietro Caligiuri.
    «Situazione di disagio analogo si verifica al C.O.A. (Centro Operativo Autostradale) di Lamezia Terme, che da diversi mesi si è assorbito tutte le competenze della sala operativa del Compartimento di Catanzaro con l’unificazione, trovandosi così a svolgere  anche tutte le competenze  con lo stesso personale che vi era in servizio, non tenendo conto minimamente delle concrete criticità  del personale, che svolge il proprio compito con una sola “testa”, due “mani” e dieci dita», conclude il sindacalista.

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