Sinistra Italiana chiede ai commissari maggiore incisività nel risolvere i problemi

Incontro di una delegazione del circolo lametino, allargata ad alcuni ex consiglieri comunali espressione di forze civiche della consiliatura Speranza

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    Una delegazione del circolo lametino di Sinistra Italiana, allargata ad alcuni ex consiglieri comunali espressione di forze civiche della consiliatura Speranza, ha incontrato nei giorni scorsi la commissione straordinaria alla guida del Comune di Lamezia ormai da tre mesi.

    «Partendo da un’analisi generale degli ultimi tre mesi, durante i quali si è diffusa tra i cittadini la percezione di una “città allo sbando” in preda a continue emergenze», spiega la nota stampa, «la delegazione ha sollecitato la commissione straordinaria, nelle persone del prefetto Alecci e del viceprefetto Colosimo, ad una maggiore incisività nel risolvere i problemi e a dare risposte ai cittadini a partire dalle questioni che nelle ultime settimane sono state motivo di gravi disagi per la comunità, fino ad alimentare in alcuni casi un clima di scontro: dalla chiusura degli impianti sportivi e di alcuni teatri, alla riduzione dell’erogazione dell’acqua, ai rifiuti per diverse settimane non raccolti. Il rischio evidenziato dal circolo ai rappresentanti della commissione straordinaria è il diffondersi tra i cittadini dell’errata convinzione secondo la quale i problemi attuali siano conseguenza del commissariamento del Comune. Una opinione, diffusa ad arte da certi settori delle forze politiche cittadine, per nascondere le reali responsabilità dello scioglimento del Consiglio Comunale per inquinamento mafioso. Il problema dei lametini non è lo Stato, ma l’ “antiStato”, che ha determinato per tre volte lo scioglimento degli organi democratici per infiltrazioni della criminalità organizzata».
    Nel corso dell’incontro si è affrontata la questione relativa alla Lamezia Multiservizi, i rifiuti, il servizio idrico e il decoro urbano. «Sul fronte della situazione finanziaria della partecipata comunale, si è proposto alla terna commissariale di fare in modo che le bollette emesse a carico dei singoli utenti e degli Enti per la raccolta dei rifiuti e i consumi di acqua, vengano di nuovo riscosse e canalizzate direttamente sul conto della Lamezia Multiservizi anziché sul conto del Comune e si provveda a girare alla Lamezia Multiservizi le somme già incassate dal Comune negli ultimi due anni e mezzo», reputando che «tale misura potrebbe rappresentare una prima boccata d’ossigeno per la situazione finanziaria della società, da utilizzare prioritariamente per coprire i debiti con gli Enti previdenziali e pagare le spettanze arretrate ai dipendenti nonché per la Sorical, magari concordando con quest’ultima un’ulteriore rateizzazione degli arretrati e tempi di pagamento e quindi iniziare a risolvere i problemi legati alla riduzione della portata d’acqua nelle case dei lametini. Sempre sul fronte della situazione finanziaria, la delegazione ha sollecitato la commissione straordinaria affinché il nuovo management di nomina del Comune si attivi nell’ambito del Consiglio di Amministrazione per far procedere i Comuni del comprensorio che usufruiscono di servizi da parte della Società, al saldo dei loro debiti nei tempi stabiliti». Manca però la nomina ufficiale, che ancora non è arrivata, di chi rappresenti il Comune alla guida della Multiservizi.
    Sinistra Italiana si è poi concentrata su altri temi come la Sacal, lo sgombero del campo rom, opere pubbliche da affidare (come il progetto di turismo sociale a Ginepri ed il centro polivalente in Via De Filippis) o prima da completare come il nuovo Palazzetto dello Sport (per il quale sorge però il problema, non secondario, dell’adeguamento alle nuove normative e la necessità di effettuare ulteriori lavori relativi a viabilità e parcheggi), chiedendo «di intercettare tutte le opportunità di finanziamento ministeriali e comunitari per la città, tra cui il fondo, introdotto con l’ultima legge di stabilità, per la realizzazione e manutenzione di opere pubbliche nei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose». Il caos legato ad Agenda Urbana però non è un bel biglietto da visita sull’efficienza in via Perugini a riguardo.
    Gi.Ga.

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