L’amministrazione comunale di Lamezia Terme adotta la Nuova Carta Dei Diritti della Bambina

Su proposta della Fidapa

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    Su proposta della Fidapa, anche l’amministrazione comunale di Lamezia Terme adotta la “Nuova Carta Dei Diritti della Bambina” volta dal 2016 «alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ad un’azione mirata di contrasto alla drammatica emergenza della violenza di genere, all’educazione delle giovani e dei giovani scevra da pregiudizi, spesso all’origine di episodi di violenza, per promuovere la parità sostanziale fra i sessi e la valorizzazione delle differenze fra bambine e bambini».
    La carta prevede che ogni bambina ha il diritto:

    Articolo 1
    Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.

    Articolo 2
    Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.

    Articolo 3
    Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.

    Articolo 4
    Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.

    Articolo 5
    Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.

    Articolo 6
    Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.

    Articolo 7
    Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.

    Articolo 8
    Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.

    Articolo 9
    Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.

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