Ritenuto evasore fiscale socialmente pericoloso, sequestro da 2.300.000 euro per imprenditore lametino

Confisca di beni mobili, immobili e quote societarie accumulati nel tempo con i proventi derivanti soprattutto, tra l’altro, da evasione fiscale ed attività illecite assimilate.

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    Il gruppo della guardia di finanza di Lamezia Terme, appositamente delegato dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, ha dato esecuzione al sequestro ed alla contestuale confisca di beni mobili, immobili e quote societarie riconducibili a Michele Rutigliano, imprenditore classe 57 di Curinga, accumulati nel tempo con i proventi derivanti soprattutto, tra l’altro, da evasione fiscale ed attività illecite assimilate.
    Il provvedimento giudiziario, adottato ex d.lgs. 159/2011, e’ stato emesso dal tribunale di Catanzaro – sezione seconda penale, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, sulla base delle informative del gruppo della guardia di finanza di Lamezia Terme. La confisca del patrimonio dell’imprenditore rappresenta l’esito delle indagini di polizia economico–finanziaria, istituzionalmente svolte dalle “fiamme gialle”, volte all’individuazione e all’aggressione dei patrimoni conseguiti da chiunque si arricchisca a mezzo di attività illecite di qualsivoglia natura. I mirati accertamenti patrimoniali e reddituali dei finanzieri, condivisi dalla Procura e dal tribunale di Catanzaro, sono infatti riusciti a dimostrare che i beni confiscati hanno un valore economico del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati nel tempo dall’imprenditore indagato.
    Cio’ ha consentito alla guardia di finanza di delineare un solido quadro indiziario, indispensabile per disporre il sequestro e la contestuale confisca del patrimonio rivelatosi di origine illecita o ingiustificato nel legittimo possesso, per una sproporzione accertata di oltre 2.300.000 euro. Come dimostrato dagli accertamenti esperiti dalle “fiamme gialle”, infatti, per nascondere la reale disponibilità dei beni sottoposti a misura ablatoria l’imprenditore si avvaleva anche di tre familiari “prestanome”.
    L’odierna attivita’ risulta di particolare spessore investigativo in quanto eseguita nei confronti di soggetto ritenuto evasore fiscale socialmente pericoloso, e risulta essere la prima della specie di tali proporzioni operata dalla Procura. In esito al provvedimento reale in questione sono stati quindi  confiscati numerosi immobili, soprattutto terreni e fabbricati commerciali, oltre che quote societarie, beni mobili e veicoli vari, per un valore che supera il milione di euro, atteso che il prevenuto non risulta attualmente disporre di altri beni in grado di soddisfare pienamente la cautela reale disposta dalla magistratura. 

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