Fondazione Calabresi del Mondo, Pino Galati indagato per gli incarichi dati ad assessori e consiglieri comunali lametini

Tra i 25 nomi attenzionati anche quelli dell'ex assessore comunale della giunta Mascaro Michelangelo Cardamone, ma anche componenti della giunta Speranza come Francesco Cicione e Giusi Crimi, 

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    Sono Giuseppe Galati, Giuseppe Antonio Bianco e Mariangela Cairo i 3 indagati nell’operazione sorta attorno alla Fondazione Calabresi nel Mondo per abuso d’ufficio, falsità ideologica e peculato.
    All’ex parlamentare lametino, non rieletto nell’ultima tornata, vengono contestate la assunzioni e collaborazioni sottoscritte tra il luglio 2012 ed il novembre 2013 da presidente della stessa fondazione, ipotizzando fini elettorali e di consenso personale.
    Tra i 25 nomi attenzionati (ma non indagati) anche quelli dell’ex assessore comunale della giunta Mascaro Michelangelo Cardamone, ma anche componenti della giunta Speranza come Francesco Cicione e Giusi Crimi (che già all’epoca sollevarono non poche polemiche politiche), l’ex consigliere comunale Luigi Muraca (entrato in consiglio comunale proprio dopo l’ingresso in giunta di Cardamone).
    Tra le collaborazioni imputate di essere avvenute per motivi politici elettorali rientrano però anche congiunti o parenti di passate e (future al momento della sottoscrizione) amministrazioni del lametino: Giandomenico Ferrise in quanto figlio dell’ex assessore Aldo Ferrise della giunta Speranza; Paolo Strangis come cognato di Cicione; Giovambattista De Sarro, fratello di Francesco De Sarro (il più votato nelle elezioni amministrative 2015); Sandro Iannazzo, Giovanni Talarico, Domenico Zaffina candidati alle elezioni amministrative lametine 2015 con Forza Italia; Vincenzina Palmieri, moglie del consigliere comunale dal 2015 Tranquillo Paradiso; Isabella Vento, figlia di Maurizio Vento (ex vicepresidente della Provincia di Catanzaro nonché poi nominato presidente dell’Ente Fiera).

    Secondo gli inquirenti dietro tali rapporti lavorativi c’erano rapporti politici e personali, mentre gli incarichi sarebbero stati pagati con fondi comunitari, contestando una spesa totale per tutti i 25 soggetti indicati di 1.000.985,14 euro di retribuzioni nette erogate.

    Altro capo di imputazione è quello riguardo i compensi, previsti solo dopo la modifica ad hoc apportata allo Statuto della Fondazione tramite il concorso tra Galati e Bianco, il quale non avrebbe mai trasmesso lo stesso alla giunta regionale il cui “silenzio assenso” avrebbe così permesso la remunerazione dei due di 141.745,66 euro per Galati (in qualità di presidente) e 62.723,42 per Bianco (come segretario generale) tra il luglio 2012 ed il gennaio 2013.

    Ultimo aspetto di indagine l’affitto stipulato nel 2014 da parte della Fondazione Calabresi nel Mondo con quella I Sud del Mondo, siglato tra Galati e la Cairo (in qualità di segretario generale della seconda organizzazione, che l’ex parlamentare aveva creato e presiueduto), di un immobile a Roma con canone da 1.636 euro, il cui mancato pagamento era stato inserito ora anche tra le passività dal commissario liquidatore.

    Gi.Ga.

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