Le società sportive presentano esposto in Procura contro la poca chiarezza del Comune sulla chiusura al pubblico degli impianti

Si contesta l'assenza di tempi ed elenco degli interventi da dover affrontare tramite il bilancio

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    Il comitato delle associazioni sportive lametine, costituitosi circa 2 mesi fa all’indomani della chiusura delle strutture sportive al pubblico, esprime «perplessità in ordine alle notizie apparse negli ultimi giorni riguardo alla situazione impianti sportivi ed all’ottimismo che è trapelato dalle stesse. Per come può chiaramente leggersi, e come già a conoscenza da circa un mese da questo comitato, i commissari ed i dirigenti hanno soltanto assicurato che provvederanno all’approvazione del bilancio comunale entro fine marzo inserendo nello stesso anche i costi per l’esecuzione dei lavori utili a riaprire gli impianti sportivi. Nulla è stato detto peró riguardo ai tempi ed ai modi di esecuzione dei lavori e sulle possibili date di riapertura delle strutture sportive». Sebbene in due occasioni (incontro in Prefettura, e protesta al Comune delle stesse associazioni) sia stato promesso di comunicare un report sugli interventi necessari per riaprire al pubblico tutti gli impianti, nulla da via Perugini è stato mai pubblicato.
    Le società sportive quindi non sono ottimiste perché «ad oggi dopo tre mesi dalla chiusura ancora non si è in grado di fornire un termine ultimo e certo per la riconsegna degli impianti sportivi alla città ed ai cittadini», annunciando di aver depositato esposto alla procura della Repubblica di Lamezia Terme «affinché vengano chiariti alcuni aspetti di questa vicenda che sta assumendo i toni del grottesco. Riteniamo che la giustizia debba fare il suo corso ed accertare se siano state eseguite tutte le procedure legali nelle vicende che ci riguarda», contestando che «si sia tenuto un incontro per parlare di strutture sportive senza interessare questo comitato, che raccoglie i gestori delle strutture sportive interessate, in cui si è discusso di soluzioni e proposte, ritenute  apprezzabili e positive dai rappresentanti comunali, quando da circa tre mesi questo comitato sta proponendo soluzioni che vengono puntualmente rimandate al mittente. Non abbiamo bisogno di salvatori della patria ma di gente che operi con chiarezza e legalità, come sta facendo da mesi questo Comitato».

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