Segnalati eccessi di mortalità per tumore del pancreas nelle donne, per linfomi non Hodgkin negli uomini

Compare anche Lamezia Terme nello 'studio epidemiologico dei siti contaminati della Calabria: obiettivi, metodologia, fattibilità' 

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    Compare anche Lamezia Terme nello “studio epidemiologico dei siti contaminati della Calabria: obiettivi, metodologia, fattibilità” a cura nel 2016 di Pietro Comba e Massimiliano Pitimada del dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria.
    I risultati dei 4 casi studio hanno riguardato:

    • Crotone: eccessi di mortalità in entrambi i generi per tutte le cause, tutti i tumori, tumori epatici e renali. Eccessi di ricoveri ospedalieri per tutti i tumori e per neoplasie gastriche, epatiche e polmonari.
    • Davoli e Lamezia Terme: i dati di incidenza oncologica non mostrano eccessi rispetto alla popolazione di riferimento
    • Serre Vibonesi: eccesso di mortalità per tumori totali e in particolare tumori gastrici, e per diverse patologie cronico-degenerative.
    • Valle dell’Oliva:nel Comune di Serra d’Aiello eccessi di mortalità per tumori del colon-retto e per diverse patologie cronico-degenerative.

    La monografia è costituita da 18 capitoli ed è nata dalla sinergia tra gli “attori” principali e cioè: Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Istituto Superiore di Sanità (ISS), Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Ministero dell’Ambiente e del Territorio e del Mare, Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTum), Istituto Studio e Prevenzione Oncologica (ISPO), Dipartimento Tutela della Salute e delle Politiche Sanitarie – Regione Calabria, ARPACal, Registro Tumori della provincia di Catanzaro.
    Le due aree di Lamezia Terme (le analisi hanno riguardato il biennio 2006-2007) e Davoli (periodo di incidenza 2003-2007) sono state scelte tra le 18 aree ad “alto rischio ambientale” presenti in Calabria perché ricadono nell’unica provincia dove, all’epoca della lavorazione per stilare la pubblicazione stessa, era presente il registro tumori.
    Tra i siti inquinati nel lametino vengono segnalati l’ex discarica di Bagni a Lamezia Terme (arsenico e idrocarburi C>12 nel suolo profondo, solfati, ferro, manganese, piombo nelle acque sotterrane) e quella di Marcuccia a Pianopoli (nichel e piombo nelle acque sotterrane).

    L’analisi comunale di Lamezia Terme è stata condotta su 532 casi incidenti di tumore (escluso cute) in due anni (2006/2007). L’analisi preliminare non fa emergere valori d’incidenza che si discostano dalla media del Pool Sud dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) tranne un eccesso nel genere maschile di tumori della prostata (Standardized Incidence Ratio, SIR 131; Intervallo di Confidenza al 90%, IC 90% 105-161) e di leucemia mieloide cronica (SIR 534; IC 90% 233-1055) (Tabella A1 allegata al capitolo).
    La mortalità generale non si discosta dalla media regionale. Si registrano nel genere femminile eccessi di mortalità per tumori del pancreas (Standardized Mortality Ratio, SMR 140; IC 90% 102-192), malattie dell’apparato genitourinario nel loro complesso (SMR 137; IC 90% 108-174), insufficienza renale (SMR 142; IC 90% 111-182) e condizioni morbose che hanno origine perinatale (SMR 187; IC 90% 112-312). Sempre nel genere femminile risulta in difetto rispetto all’atteso regionale la mortalità per morbo di Parkinson (SMR 48; IC 90% 25- 93); per alcune patologie del sistema cardiovascolare (malattia ipertensiva: SMR 84; IC 90% 74-97; cardiopatie ischemiche nel complesso e specificatamente infarto del miocardio: SMR 68; IC 90% 54-85).
    Nel genere maschile si registrano eccessi di mortalità per linfomi non Hodgkin (SMR 161; IC 90% 112-232). In entrambi i generi si registra un eccesso di mortalità per malattie cerebrovascolari (SMR 118; IC 90% 106-132 negli uomini e SMR 115; IC 90% 105- 127 nelle donne) e una mortalità in difetto per sintomi e segni mal definiti (SMR 65; IC 90% 47-90 e SMR 51; IC 90% 37-69, rispettivamente negli uomini e nelle donne) (Tabella A2 allegata al capitolo).
    La distribuzione dei ricoverati (Tabella A3 allegata al capitolo) in entrambi i generi fa emergere delle criticità rispetto al riferimento regionale (Standardized Hospitalization Ratio, SHR 120; IC 90% 118-121e SHR 114; IC 90% 112-115 rispettivamente negli uomini e nelle donne). In entrambi i generi emergono eccessi tra le persone ricoverate per malattie infettive e parassitarie (SHR 194; IC 90% 185-203 e SHR 220; IC 90% 210-231), tumori dell’apparato linfo-ematopoietico (SHR 121; IC 90% 107-137 e SHR 122; IC 90% 106-139) e nello specifico leucemie (SHR 135; IC 90% 113-160 e SHR 125; IC 90% 102-154), malattie cerebrovascolari (SHR 119; IC 90% 113-126 e SHR 107; IC 90% 101-113), malattie dell’apparato respiratorio (SHR 126; IC 90% 122-130 e SHR 122; IC 90% 118-127), e nello specifico malattie respiratorie acute (SHR 147; IC 90% 140-154 e SHR 142; IC 90% 135-150), malattie dell’apparato digerente (SHR 126; IC 90% 123-129 e SHR 113; IC 90% 109-116) e nello specifico malattia epatica cronica (SHR 132; IC 90% 122-142 e SHR 111; IC 90% 100-123), malattie dell’apparato urinario (SHR 106; IC 90% 101-111 e SHR 139; IC 90% 133-146). Tra gli uomini ricoverati si registra un eccesso per tumore del pancreas (SHR 147; IC 90% 114- 189); tumore della laringe (SHR 145; IC 90% 111-188), melanoma (SHR 144; IC 90% 103- 201), tumore dell’encefalo (SHR 140; IC 90% 108-181), malattie ischemiche del cuore soprattutto acute (SHR 120, IC 90% 114-127), malformazioni congenite (SHR 117; IC 90% 109-126) e asma (SHR 119; IC 90% 104-136).Tra le donne ricoverate emerge un eccesso per mieloma multiplo e neoplasie immunoproliferative (SHR 191; IC 90% 148-248, nefrite, nefrosi (SHR 114, IC 90% 103-126).
    L’eccesso di ricoveri per tutte le cause, nei due generi, nell’area di Lamezia non rilevato dalla mortalità o incidenza può far ipotizzare una diversa/maggiore propensione al ricovero della popolazione residente rispetto al resto della Calabria.
    I dati di incidenza dei tumori non mostrano eccessi rispetto alla popolazione di riferimento per patologie di interesse eziologico a priori. Questo dato in prima battuta suggerisce che il sito ad alto rischio ambientale non abbia avuto impatto sanitario misurabile per quanto attiene l’incidenza dei tumori. Le analisi di mortalità e morbosità, pur basate su dati meno vicini al “gold standard” rispetto ai dati di incidenza, coprono una finestra temporale più ampia e sotto questo profilo possono avere una sensibilità maggiore. Vanno in questo quadro segnalati gli eccessi di mortalità per tumore del pancreas nelle donne, per linfomi non Hodgkin negli uomini, gli eccessi di ricovero in entrambi i generi per tumori dell’apparato linfoemopoietico e leucemie e per tumori del pancreas e della laringe fra gli uomini.
    Vanno infine segnalati alcuni dati relativi a patologie non oncologiche (malformazioni congenite, malattie ischemiche, epatiche croniche e respiratorie acute) che possono essere associate alla residenza in prossimità di siti di smaltimento di rifiuti pericolosi, ma non sono oggetto dell’attività di rilevazione specifica dei Registri Tumori. Alla luce di queste osservazioni, e considerando che i sistemi informativi relativi a mortalità e ricoveri hanno una popolazione di riferimento regionale, che il sistema dei Registri Tumori per ovvi motivi non può avere, e viene utilizzato quindi il pool dei Registri dell’Italia Meridionale, si suggerisce di dare peso anche ai dati derivanti dalle analisi di mortalità e ricoveri, e consolidare un’attività permanente di sorveglianza epidemiologica basata sui tre sistemi informativi.

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