«Assodato che finiremo la stagione a Pianopoli, il problema sarà il prossimo anno: dove giochiamo?»

Ultime battute per il campionato di serie B maschile di pallavolo, con capolista nel girone H la Conad Lamezia che già sabato in casa della Gube Volley Battiati potrà brindare la matematica vittoria del proprio campionato avendo attualmente 8 punti di vantaggio sulla seconda in classifica a 3 giornate dalla fine.
L’ambiente giallorosso è reduce dalla vittoria del derby contro la Raffaele, 3-0 che il presidente Salvatore Rettura già sembra aver messo da parte: «una bella prestazione, un risultato netto che però dobbiamo mettere alle spalle, anche se non era scontato vincere entrambi i derby. Ora testa al Catania, che qui in casa ci aveva rosicchiato un set, quindi dopo queste ultime 3 partite si ci tufferà nei play off speriamo sempre da primi».
In realtà Spescha e compagni, a parte la sconfitta di Pozzallo, hanno vinto tutte le altre gare di questo campionato viaggiando sempre nei quartieri alti della classifica. Un cammino che Rettura non disconosce: «quando è stata costruita la squadra l’obiettivo era dominare il campionato, mi auguro che valga fino alla fine. L’attuale vantaggio su Leverano ci darebbe il fattore campo nei play off promozione, ma avendola affrontata 2 volte ed avendola battuta entrambe sappiamo essere un’ottima squadra contro cui speriamo di ripeterci, magari in 2 partite».
Nota stonata di tutta la stagione sportiva per le compagini lametine rimane così la questione palazzetto, con un 2017/18 nato sotto non i migliori presagi (per i turni di uso e gli spostamenti di orari di alcune partite) e finito però peggio.
Rettura in tal senso adombra anche il futuro agonistico lametino: «ormai è assodato che finiremo il campionato qui a Pianopoli, probabilmente disputeremo qui anche i play off, il problema sarà il prossimo anno: dove giochiamo? Non sappiamo nulla né sui tempi e modi dei lavori al Palasparti né sul nuovo palazzetto di via del Progresso. Aspettiamo di finire il campionato, dopo di che vedremo il da farsi».
g.g.