Le risposte sugli ospedali di Lamezia Terme e Soveria Mannelli nell’incontro avuto dai comitati locali con Scura e Perri

Se da un lato il direttore generale dell'Asp ha fornito qualche rassicurazione, meno conciliante il punto offerto dal commissario

Più informazioni su


    Dall’incontro tra i comitati della sanità lametina e del Reventino con il commissario per l’attuazione del vigente piano di rientro dai disavanzi del sistema regionale calabrese, Massimo Scura, ed il direttore generale dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Perri, avvenuto oggi a Catanzaro, nuove indicazioni sull’attuale situazione.
    Davanti al parlamentare lametino D’Ippolito, Scura avrebbe evidenziato come dall’inizio del commissariamento in Calabria ad oggi i LEA (Livelli essenziali di assistenza) siano passati da 99 a 150, definendo come prossimi gli interventi che permetteranno di aumentare questo ancora dato (si veda servizi screening, hospice, ecc..), utile anche al fine di riconsegnare le redini della sanità alla politica regionale, potendo programmare risorse economiche destinate alla quota sociale delle RSA e campo socio assistenziale.
    D’Ippolito auspica invece una gestione più incentrata sul modello che prevede la proposta di legge regionale targata 5 Stelle, avanzata nel 2016, che si prefigge di separare la medicina ospedaliera da quella del territorio, ma per Scura ciò non sarebbe realizzabile per il problema della disomogeneità, ed anche sulla nascita dell’azienda unica sanitaria di Catanzaro non c’è unione di intenti: viene osteggiata da D’Ippolito e approvata invece da Scura perché si ridurrebbe il numero di servizi di emodinamica pubblica da 2 a 1, con la possibilità futura di una apertura su Lamezia o Crotone.
    Rispetto alla piattaforma di rivendicazione stilata dal coordinamento 19 marzo e condivisa dai sindaci del comprensorio lametino, oltre che in grandissima parte dal dg Perri, Scura non ha nascosto più di una perplessità e chiusura: il reparto di malattie infettive non sarà riaperto essendo calato il fenomeno migratorio che ne aveva ipotizzato il ritorno all’attività, mentre per la neurologia occorre l’autorizzazione dell’assunzione del personale da destinarvi.
    Altro punto di dibattito la stabilizzazione dei precari, anche alla luce del pensionamento di molti operatori sanitari ed ospedalieri: solo a Soveria Mannelli saranno 15 i dipendenti prossimi a lasciare il proprio posto di lavoro, con allegata chiusura del ticket di sabato, la mancanza di un day surgery esclusivo solo della chirurgia, servizi ambulatoriali insufficienti e un pronto soccorso monco di consulenze.
    Perri a tal proposito ha assicurato che il personale in uscita verrà completamente rimpiazzato, ipotizzando 21 nuovi arrivi nell’ospedale del Reventino, tra cui 2 tecnici e 1 medico nel laboratorio analisi, con il reparto di medicina che con 5 infermieri potrà passare a 20 posti (14 ordinari e 6 di lungodegenza). L’ufficio ticket attraverso l’autorizzazione volontaria per un ex dipendente potrà aprire anche il sabato, così come il laboratorio analisi, mentre l’offerta del day surgery avrà oltre alla chirurgia anche urologia e oculistica. L’Asp avrà a breve anche 2 nuove ambulanze 4×4 per l’emergenza, e tra le trattative in itere quelle di consentire l’ambulatorio di ortopedia di aprire 2 volte a settimana, così come per la gastroenterologia.

    Più informazioni su