Nonostante i richiami arrivati a novembre dalla Regione, sul Psc il Pd ancora contrario all’approvazione

Il segretario provinciale cita le prese di posizione di Cinque Stelle e Forza Italia, ma anche il partito di Berlusconi non ha posizione unica

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    Per Gianluca Cuda, segretario provinciale Pd di Catanzaro, «è un segnale positivo che dopo Forza Italia anche il Movimento 5 Stelle prenda una posizione netta contro l’approvazione da parte dei Commissari prefettizi del PSC licenziato  dalla precedente giunta sciolta per mafia», anche se il partito di Berlusconi ha 2 versioni:  il coordinatore cittadino Giuseppe Spinelli il 5 maggio reputava che la commissione straordinaria fosse «miglior giudice di legalità per Psc approvato da Giunta Mascaro», 4 giorni dopo nella riunione convocata dal vicecoordinatore provinciale Mario Magno la posizione era che «il Psc deve essere approvato dal consiglio comunale».
    Anche le varie anime del Pd si sono espresse, trovandosi però concordi nel bocciare l’ipotesi in atto, e Cuda reputa che «è nostro dovere a questo punto rilanciare la proposta di promuovere da subito un più stringente confronto con tutte le forze democratiche nella città di Lamezia Terme, per affrontare le maggiori questioni che riguardano gli interessi della collettività lametina che, al di là dei simboli, dovrebbero essere l’obiettivo prioritario da perseguire, per poter ricominciare a parlare di sviluppo e legalità».
    Ancora una volta però dal dibattito si tengono fuori i tempi scaduti, i richiami della Regione (guidata dal Pd) arrivati a novembre verso i comuni non in regola (incontrati anche dall’assessore all’urbanistica), e la mancata unanimità di intenti all’interno della maggioranza sul tema tanto dell’amministrazione Speranza che di quella Mascaro. Si chiede così di procrastinare una decisione che i precedenti organi di indirizzo politico quando in carica non sono riusciti a portare a termine.
    g.g.

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