Dall’operazione Zona Franca emerge un mercato della droga organizzato con una filiera ben precisa

Tra la ventina di individuati come partecipanti al commercio illecito non pochi risultavano essere incensurati, quasi tutti under 30.

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    Dall’operazione Zona Franca emerge un mercato della droga organizzato con una filiera ben precisa: Mario Gigliotti era il grossista, vari tossicodipendenti (tra cui anche un minore al momento delle indagini) ricoprivano il ruolo di venditori al dettaglio comprando le sostanze stupefacenti a credito per poi restituire al “Faina” i ricavati delle cessioni. C’erano anche i venditori specializzati: Oguz Guzel e Pierfrancesco Nicotera spacciavano marijuana, Giancarlo Mascaro e Luigi Gigliotti cocaina. E tra la ventina di individuati come partecipanti al commercio illecito non pochi risultavano essere incensurati (in primis Mario Gigliotti), quasi tutti under 30.
    I “briefing di lavoro” intercettati tra ottobre e dicembre (con il periodo natalizio florido per gli scambi commerciali) erano quasi quotidiani, e lo scambio di denaro e dosi di droga era celato dietro l’invito a “vedersi per una birretta” o un caffè che andava oltre ad un semplice happy hour al tramonto. Luoghi di incontro prescelti però non solo bar molto frequentati della zona di Nicastro, ma anche il piazzale del cimitero e le zone collinari (Magolà, Fronti, Zangarona, pineta Dossi Comuni), con le forze dell’ordine leste a fermare e trovare gli intermediari in possesso delle dosi di droga dopo l’acquisto.
    Gigliotti non mancava neanche di effettuare benchmarking, frequentando in alcuni casi a domicilio pregiudicati per delitti legati al traffico di stupefacenti agli arresti domiciliari, rapporti che per gli inquirenti erano sintomo di voler continuare a compiere attività illecite già precedentemente avviate da altri, e verosimilmente ricoprire anche il ruolo di messaggero.
    Lo stesso Gigliotti negli incontri intercettati propone ai propri clienti/rivenditori nuovi prodotti («tene faccio vedere un’altra, però è troppo buona») poiché le richieste da accontentare non mancano sul mercato («vediamo quello che posso fare ragazzi, mannaggia la miseria, altrimenti devo litigare con mezzi. Quelli di una maniera, quelli altri di un’altra maniera, un poco l’uno che ne so. Devo fare contenti tutti, capito?»), allargando il proprio raggio di azione e clienti anche nell’hinterland lametino (San Pietro a Maida, Pianopoli, Platania, Decollatura, Feroleto Antico, Soveria Mannelli, Gizzeria, Serrastretta).
    Gi.Ga.

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