Anche il Pd lametino si schiera contro l’iter in corso di riorganizzazione della sanità di Catanzaro

Dopo le battaglie contrarie all'accorpamento con cui era nata l'Asp di Catanzaro, ora si chiede di essere accorparti all'azienda unica di Catanzaro.

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    Anche il Pd lametino si schiera contro l’iter in corso di riorganizzazione della sanità di Catanzaro, in cui sta nascendo un’unica azienda sanitaria tra quelle esistenti al di fuori dell’azienda provinciale.
    Dopo la riunione tenuta ieri sera nella sezione Primerano, oggi i segretari di circolo Antonio Gatto e Andrea Cerra «il processo portato finora avanti nella sede di un tavolo inter-istituzionale tra rappresentanti Politici regionali, Sindaco di Catanzaro, rappresentanti della Regione, Dirigenti delle tre Aziende Sanitarie del territorio è profondamente ingiusto perché ha il solo obiettivo di concentrare ulteriormente in Catanzaro i servizi sanitari, senza tra l’altro niente aggiungere alle prestazioni che al momento sono già disponibili. La fusione oggi prevista si tradurrebbe in una operazione politica esclusivamente su Catanzaro e per Catanzaro», aspetto che però è sempre stato dichiarato dall’inizio trattandosi di aziende e strutture sanitarie con sede solo nel capoluogo.
    Il Pd lametino richiama così la Regione sostenendo che «non possa accettare che si svolga una programmazione sanitaria nell’area della provincia di Catanzaro di queste dimensioni guardando esclusivamente al capoluogo. È invece necessaria una programmazione per l’intero territorio, che è un bacino d’utenza sanitaria di medie dimensioni, comprendendo l’ospedale di Lamezia Terme nel quale possono venir destinate quelle funzioni di sede di un polo specialistico traumatologico a valenza regionale, già approvato nei due precedenti piani sanitari regionali».
    Dopo le battaglie contrarie all’accorpamento con cui era nata l’Asp di Catanzaro, ora si chiede di essere accorparti all’azienda unica di Catanzaro (che non comprende l’Asp di Catanzaro, ma le altre aziende sanitarie del capoluogo).
    L’accordo sul tavolo interistituzionale è però già stato firmato, e nonostante ciò il Pd lametino chiede un passo indietro a consiglieri regionali e sindaco di Catanzaro, guardando anche al proprio partito perché «ha riconosciuto in un documento fatto proprio la peculiarità dell’area Catanzaro-Lamezia», chiedendo che «si opponga e l’intero gruppo dei consiglieri regionali assuma decisioni nell’interesse dell’intera Regione e dell’intera area sostenendo la posizione del consigliere regionale lametino Tonino Scalzo sulla integrazione dell’Ospedale di Lamezia Terme».
    Martedì nuova assemblea di sindaci, comitati e partiti nella Sala Napolitano, ma sarà il consiglio regionale a dover esprimersi ufficialmente sul tema.
    g.g

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