Arte, che emozione al plesso Manzi dell’istituto Don Saverio Gatti

Diverse opere sono state realizzate da 34 alunni frequentanti il secondo ciclo

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    L’Istituto Comprensivo “Don Saverio Gatti” nel plesso della scuola primaria “Manzi” ha inaugurato contemporaneamente sia il laboratorio d’arte che un’esposizione di elaborati grafico-pittorici. Tali opere sono state realizzate da 34 alunni frequentanti il secondo ciclo che, nel corso dell’anno, hanno partecipato al progetto extracurriculare: “Arte, che emozione!”.
    Per l’occasione, la dirigente scolastica, Anna Maria Rotella, ha premiato i piccoli artisti alla presenza delle loro famiglie, di tutti gli alunni, dei docenti e dei collaboratori scolastici operanti nel plesso, consegnando loro un “colorato” attestato di partecipazione. La dirigente dell’Istituto ha poi ringraziato pubblicamente le insegnanti che hanno realizzato il progetto e allestito il laboratorio: Antonella Concetta Caruso e Maria Celeste Molinaro, evidenziando la loro passione per l’insegnamento, che le ha portate a lavorare, senza risparmiarsi, anche oltre il previsto orario di servizio. La dirigente ha inoltre ringraziato, attraverso la responsabile di plesso Maria Rita Mete, che ha fortemente voluto la nascita di tale laboratorio, tutto il team dei docenti che opera nel quartiere Capizzaglie, in quanto con grande professionalità si sta spendendo tenacemente per la crescita della scuola  sottolineando, inoltre, come tutti all’intero dell’Istituto concorrano, secondo le proprie competenze e specificità, a questo medesimo fine.
    Il progetto “Arte, che emozione!” è nato dal desiderio di far avvicinare i bambini al mondo dell’arte, mediante percorsi didattici diversificati. Dall’uso della Lim, per approfondire la conoscenza della vita, delle opere e del contesto storico nel quale diversi  pittori hanno espresso il loro “pensiero artistico”, si è passati all’imparare-facendo. Numerosissimi gli elaborati realizzati dagli allievi seguendo tecniche diverse: dal disegno figurativo, all’astratto; da quello essenziale, fatto di linee e aree colorate, al collage; dal puntinismo al finto mosaico; dagli origami all’invenzione di composizioni cromatiche, per stimolare in loro la creatività e favorire l’emergere di uno stile rappresentativo personale e originale.
    I bambini, attività dopo attività, hanno sperimentato la gioia di esprimersi con un linguaggio diverso da quello della parola, ma comprensibile universalmente: il linguaggio dell’arte. “Ogni bambino è un artista anonimo” si legge su un cartellone all’interno del laboratorio, ma le docenti del progetto si augurano, che ciascun allievo continui ad apprezzare e a coltivare la passione per il “bello” e che tra loro possa emergere, in futuro, un artista riconosciuto.

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