Inaugurato in via Colelli il punto d’incontro di Patto Sociale con un excursus politico nazionale e locale

Si è discusso de il bene comune, la legalità e lo sviluppo anche alla luce della Legge Lazzati

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    Inaugurato in via Colelli il punto d’incontro di “Patto Sociale”, con primo evento un dibattito su “il bene comune, la legalità e lo sviluppo anche alla luce della Legge Lazzati” declinato nei vari interventi da Giancarlo Nicotera, Simone Cicco, Enrico Costantino, Giuseppe Costanzo, Gianluca Tassone, Francesco Scarpino, Rosella Zofrea, Romano De Grazia.
    Nicotera parte del ricordo della presentazione del disegno di legge Lazzati tenuto a San Luca nel 1993, con interventi dal pubblico dei capomafia locali a non scalfire lo stesso giudice De Grazia, e da ex consigliere comunale della sciolta amministrazione ammette che «amministrare è difficile, altro problema è la mafia cui non si può sfuggire dal dibattere».
    I riferimenti iconografici all’interno della sede rimangono quelli della Dc (rafforzati anche dalla lettera inviata da Maria De Gasperi e la presenza di Mario Tassone in prima fila), ma il luogo di incontro di via Colelli viene presentato come aperto anche ad altri contributi.
    In tal ottica il lungo excursus politico nazionale e locale degli ultimi 50 anni fornito da Scarpino, mentre Gianluca Tassone ha discusso sui problemi di formazione della classe dirigente, con Lega unico partito sopravvissuto a prima repubblica, e mancato coinvolgimento dei giovani anche alla luce dell’evoluzione e del ruolo del web all’interno dei dibattito pubblico. Altro accenno a quello degli scioglimenti, «con regole che non funzionano se una città come Lamezia Terme è arrivata al terzo scioglimento, manca una soluzione che non sia l’azzeramento di tutto. In tal ottica più che la cessazione del consiglio, sarebbe auspicabile l’arrivo di un commissario che affianchi gli organi di indirizzo politico ed elimini le ingerenze riscontrate». Ingerenze che la Legge Lazzati avrebbe affrontato in fase di campagna elettorale, come ribadito da De Grazia.
    g.g.

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