Anche il Movimento 5 Stelle chiede ora un cambio di passo alla terna commissariale contestando il mancato arrivo di nuovi dirigenti

Abbandonati i toni melliflui dei primi incontri, anche la politica cittadina comincia ad avere dubbi sull'efficacia dell'azione della triade commissariale

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    Abbandonati i toni melliflui dei primi incontri, anche la politica cittadina comincia ad avere dubbi sull’efficacia dell’azione della triade commissariale arrivata in via Perugini dopo lo scioglimento del consiglio comunale.
    «Dalla triade chiamata, per almeno un anno ancora, a guidare la città, ci aspettiamo un’azione decisamente più stringente e severa in tal senso, nonché la richiesta, essendo loro prerogativa, d’invio di nuovi dirigenti e funzionari capaci di mettere mano e far davvero funzionare la macchina comunale.  D’altronde – afferma una nota del Movimento 5 Stelle – uno dei compiti della commissione straordinaria è proprio l’obbligo di consegnare alla prossima amministrazione eletta democraticamente una struttura scevra da condizionamenti ed incrostazioni, pronta, quindi, al normale funzionamento».
    Se non fosse che al momento delle richieste di sovrafunzionari (3 su 5 son quelli arrivati), invece che dirigenti (previsti invece nel piano assunzioni tanto dell’amministrazione sciolta che in questa commissariata), ben pochi abbiano avanzato proteste, né son state numerose le prese di posizione sugli atti che si stanno portando avanti, in alcuni casi in continuità con la precedente amministrazione in altri in contrasto con quanto contestato nella relazione della commissione d’accesso. Magari i parlamentari lametini, che rappresentano proprio 5 Stelle e Lega, potranno chiedere chiarimenti al Ministro dell’Interno quando prenderà pieni poteri.
    g.g.

     

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