Sul campo rom anche il Questore sollecita il Comune ad avere un censimento più preciso del numero di abitanti

A febbraio è stata confermata anche dall'attuale segretario generale l'unità di progetto denominata Rom Scordovillo

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    Sull’onda emotivadell’omicidio di Luigi Berlingieri, si è tornati a parlare della situazione del campo rom di Scordovillo. «Oltre che lo sgombero, c’è la necessità di bonificare anche l’area. Il problema principale è di natura politico/amministrativa oggi di competenza della terna commissariale», precisa in conferenza stampa il Procuratore Salvatore Curcio, «una interlocuzione ed un piano è già in atto, da parte nostra c’è un’attenzione investigativa particolare e credo che anche a breve i fascicoli presenti in Procura potrebbero portare a nuovi risultati».
    Sul campo rom anche il Questore sollecita il Comune ad avere un censimento più preciso del numero di abitanti, e relativo piano di ricollocamento, «noi più di dare il nostro contributo e disponibilità non possiamo andare».
    Ereditata dall’amministrazione Mascaro, che l’aveva istituita con delibera di giunta il 7 novembre, a  febbraio è stata confermata anche dall’attuale segretario generale l’unità di progetto denominata “Rom Scordovillo”, nata per individuare un gruppo di lavoro intercomunale che metta in campo azioni per pervenire allo sgombero totale del campo (l’unità del progetto resterà operativa fino alla conclusione delle attività progettuali, per le quali viene fissato come limite temporale massimo il 31 dicembre 2020, ovvero oltre la scadenza naturale dell’attuale amministrazione Mascaro ma anche della terna commissariale attualmente in carica).
    Sia nel piano delle priorità (in cui occupa i primi 3 posti) che in quello delle opere pubbliche non mancano gli interventi inseriti per procedere allo sgombero, obiettivo complesso sia da un punto di vista logistico/amministrativo che sociale.
    g.g.

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