«Esistono per il Comune Associazioni di serie B che hanno gli stessi diritti ma pagano il Teatro?»

Passata l'occupazione del Teatro Grandinetti, rimangono i dubbi sull'iter in corso per Francesco Grandinetti

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    Passata l’occupazione del Teatro Grandinetti, rimangono i dubbi sull’iter in corso per rendere nuovamente aperto a tutto il pubblico in modo stabile la struttura comunale lametina, ovvero l’accatastamento dei camerini e successivo certificato di agibilità.
    «Quando  furono creati i camerini trasformando la saletta chiamata il Piccolo del Teatro il problema non si pose? Perché da quel momento in poi e negli anni a seguire nessuno si è posto il problema dell’accatastamento? Di quale funzionario e/o politico è la responsabilità?», si chiede Francesco Grandinetti, «non sono uno che vuole a tutti i costi individuare i responsabili con logiche giustiziaste, ma quando si bloccano attività culturali che hanno fatto sacrifici per  mesi per creare il saggio di danza finale dei bambini allora è giusto individuare i colpevoli e chi deve pagare. Non ci si può trincerare dietro una frase semplice: non è agibile».
    Per Grandinetti «se tutto fosse andato come era giusto andasse, i bambini non sarebbero rimasti delusi, le scuole di danza avrebbero portato a termine il loro lavoro e le famiglie coronato il sogno di vedere i propri figli sul palcoscenico. Ma ancora più grave è il mancato introito che avrà il Comune non riscuotendo dalle scuole di danza il canone di fitto del Teatro. Chi paga questi danni al comune? Non è qualcosa per cui la Corte dei Conti deve indagare? E se c’è qualcosa su cui indagare non è giusto chiedersi perché fino a pochi mesi fa il problema della inagibilità non esisteva ed oggi si? Perché il tutto si è bloccato dopo la fine delle stagioni teatrali? Esistono per il Comune Associazioni di serie A e associazioni di serie B incuranti che anche quelle che considerano di serie B hanno gli stessi diritti ed in più a differenza di altri questi ultimi pagano il Teatro?»
    Su questi ultimi interrogativi la risposta del presidente della terna commissariale è stata quella dei finanziamenti regionali predisposti per le stagioni di prosa, mentre rimane in sospeso la gestione degli stessi servizi: fino ad ora ha operato in proroga Ti.Gi, esistono linee di indirizzo per un nuovo bando con durata biennale ancora però non pubblicato.

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