Duplicato di scheda elettorale consegnato senza l’assenso del legittimo intestatario a Decollatura

Gigi De Grazia, consigliere comunale di minoranza della Lista Unica, rivela l'indagine in atto da parte dei carabinieri

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    Gigi De Grazia, consigliere comunale di minoranza della Lista Unica, dopo i complimenti  a «tutti  i candidati e al  il sindaco Angela Brigante espressione della lista “Decollatura Rinasci” nel Comune di Decollatura per la loro  vittoria», denuncia però come i carabinieri della locale stazione stiano indagando su un duplicato di scheda elettorale consegnato il giorno delle elezioni ma senza che il legittimo proprietario, ignaro di tutto, fosse mai andato in Comune a richiedere ed ottenerne la copia sebbene sul registro risultasse firmato l’assenso.
    De Grazia quindi si interroga «chi ha firmato il certificato, senza che Fortuna si presentasse presso il Comune e senza parlare con i familiari con firma chiara e leggibile (premettendo che il signore risulta essere analfabeta)? Chi ha consegnato al signore in questione il duplicato della scheda elettorale, con l’invito a quanto sembra di votare per la lista Decollatura Rinasci? Quale dipendente o dirigente ha rilasciato in modo disinvolto tale duplicato? Se il parente di Fortuna non si fosse recato in casa del parente e non  avesse trovato il duplicato della scheda non si sarebbe scoperta mai la verità».
    Chiedendo provvedimenti successivi all’esito dell’indagine (ma per revoca di incarichi politici o licenziamento dei dipendenti le decisioni son di enti superiori e non di semplice lettura, o con tempi rapidi), De Grazia puntualizza che «questi fatti gravi non devono più accadere, non sappiamo la vastità del problema ma una cosa è certa la Legalità e la Trasparenza tanto paventata dai più non si manifesta con gli imbrogli. Siamo pronti a rendere noto il grave fatto a livello mediatico, via web e Tv Nazionali scrivendo anche al magistrato Gratteri  e la figlia del Fortuna è intenzionata ad andare fino in fondo per verificare l’ipotesi che non sia un caso unico».

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