Dietro la non corretta manutenzione del verde pubblico uffici comunali che non comunicano nè tra loro nè con gli altri enti

I dati di partenza dell'Ufficio Patrimonio non vengono messi a disposizione dell'Ufficio Verde; analogamente l'Ufficio Edilizia Privata dovrebbe comunicare le aree nuove standard a verde insite nei nuovi edifici

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    Se la mancata manutenzione del verde è stata, tra le varie lamentele, una di quelle a maggior impatto della cittadinanza verso l’amministrazione comunale attualmente guidata dalla terna commissariale, dalla relazione dei dirigenti al consuntivo 2017 emerge che i problemi gestionali e logistici siano da tempo più che altro organizzativi, accomunando un’ampia gamma di realtà che va dalle opere pubbliche ancora non completate, alla manutenzione stradale e del verde pubblico (con il documento che però indica come i responsabili a vigilare sull’effettiva realizzazione di quanto appaltato fossero stati indicati).
    In merito a quest’ultimo ambito si ritiene che «il pubblico contatta l’ufficio al 0968207287 o si reca di persona nella stanza dei dipendenti, oppure può inviare richiesta di informazioni o segnalazioni alla casella email predisposta dal giugno 2016 verdepubblico@comune.lamezia-terme.cz.it; dal giugno 2016 al dicembre 2017 sono pervenute oltre 300 email, circa 200 telefonate, e circa 500 utenti si sono recati fisicamente dai dipendenti dell’Ufficio», sebbene ufficialmente in struttura non esisteva tale ufficio che ha comunque operato con un responsabile.
    La relazione denuncia però anche «scarsa collaborazione con altri Enti per problemi riguardanti: lo smaltimento degli sfalci del verde con la Multiservizi per difficoltà a mettere a disposizione i cassoni in tempi rapidi e certi; le strade non comunali e gli alvei dei torrenti invasi dalla vegetazione (di competenza di Provincia e Regione); censimento incompleto dei terreni comunali e di tutte le aree standard» anche perché «i dati di partenza dell’Ufficio Patrimonio non vengono messi a disposizione dell’Ufficio Verde; analogamente l’Ufficio Edilizia Privata dovrebbe comunicare le aree nuove standard a verde insite nei nuovi edifici». Che anche uffici nello stesso stabile non riescano a condividere informazioni, nel 2018 e con l’amministrazione digitale, sembrerebbe un paradosso ma in via Perugini è realtà.
    Per questo, oltre agli affidamenti già in intere o prossimi ad essere assegnati, il futuro dei programmi da avviare non appare roseo. Tra questi la Legge Regionale n. 29/2010, in applicazione della Legge 113/1992, che impone “un albero per ogni neonato o minore adottato” secondo precise regole e tipologie di piantumazioni e relativa targhe d’identità dell’albero: dal 16.2.2013 al 31.12.2017 sono oltre 3100 i neonati di Lamezia Terme e quindi gli alberi da piantare.
    Si aggiungono poi gli orti urbani deliberati in consiglio comunale l’8 luglio 2016 ma mai avviati, le manutenzioni straordinarie immobili e recinzioni presenti nelle aree verdi (ma in soccorso dovrebbe, quanto meno per i parchi, arrivare un nuovo bando di gestione), la redazione di progetti per il verde con fondi regionali e comunitari.
    Gi.Ga.

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