Malumori per l’ordinanza che vieta gli alcolici questa settimana in centro città per Trame e Notte Bianca

La circolare ministeriale prevede la valutazione di provvedimenti finalizzati al divieto di somministrazione e vendita di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità

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    Se i casi precedenti (fiere, capodanno, etc) non avevano sollevato polemiche, l’ordinanza che vieta la vendita di alcoolici da asporto lungo il centro anche in occasione di Trame e della Notte Bianca, per rispettare la circolare Gabrielli vigente in tutta Italia da giugno dell’anno scorso, trova ora contestazioni.
    Per Giacinto Saladino, ex membro del direttivo cittadino Forza Italia Lamezia Terme, «tale ordinanza mette in seria difficoltà i giovani imprenditori proprietari dei locali presenti in zona in quanto risulta molto difficile poter controllare che tutti i clienti e consumatori stiano all’interno delle mura del locale stesso, oltre al fatto che molte delle attività, con l’arrivo della bella stagione, cercano di sfruttare gli spazi all’aperto per poter aumentare il proprio volume d’affari, messo già a dura prova dalla crisi economica in cui versa la nostra città e dalle norme già stringenti che devono rispettare i locali che somministrano bevande alcoliche e propongono musica e spettacoli».
    La stessa ordinanza specifica tra le motivazioni che «si registra una consistente presenza di cittadini e visitatori della Città di Lamezia Terme, anche a vocazione turistica e culturale; tali circostanze potrebbero favorire un eccessivo consumo di bevande alcoliche vendute o somministrate in contenitori, talvolta abbandonati o dispersi nell’ambiente a discapito della nettezza dell’abitato e del decoro urbano; i contenitori, specie quelli di vetro, soggetti ad infrangersi, possono, tra l’altro, comportare un rischio per l’incolumità delle persone».
    La circolare ministeriale prevede infatti la «valutazione di provvedimenti finalizzati al divieto di somministrazione e vendita di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità», non vietando così in toto la vendita ma solo il tipo di contenitori. L’ordinanza di ieri, pubblicata oggi, invece non fa distinzioni: «dalle 18 fino alle 2 successive è vietata la somministrazione e vendita per asporto di bevande alcoliche da parte dei soggetti esercenti le attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande e dei circoli privati». E così c’è anche chi, come il Cafè Retro, si sbilancia nell’accusare «Lamezia diventa ufficialmente la citta’ del proibizionismo».  
    Domani alle 15 conferenza stampa degli esercenti per esporre il proprio punto di vista.

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