Operazione a Scordovillo, plaudono Salvini, Furgiuele e Gianturco, protestano i rom

Intanto 34 residenti dovranno lasciare Scordovillo e Lamezia dopo l'operazione odierna: non è un avvio di sgombero per come previsto, ma ha già creato proteste in loco.

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    Se radi son i comunicati stampa successivi ad altre operazioni della forze dell'ordine, più tempestivi oggi quelli relativi alla nuova indagine che ha riguardato il campo rom di Scordovillo, i cui residenti son però lametini ed italiani a tutti gli effetti (il “censimento” invocato da Salvini è già in atto con le liste elettorali per loro), e con gli stessi lametini che ne mal sopportano le attività criminali fanno però affari leciti e non (vedi smaltimento di rifiuti).
    «L’aria sta cambiando nel nostro paese , soprattutto per quanti credono di poterla inquinare e avvelenare a piacimento accendendo roghi e facendo quel che gli pare», sostiene il parlamentare e segretario regionale della Lega, Domenico Furgiuele, «plaudo a questa iniziativa giudiziaria che restituisce ai cittadini di Lamezia fiducia nelle istituzioni e contribuisce a demolire la convinzione , nutrita da qualche campione del pauperismo salottiero, che esistano cittadini al di sopra del diritto e ghetti dove vige il principio dell’impunità. Bene così e complimenti alle autorità giudiziarie e ai valorosi uomini delle forze dell’ordine».
    Anche lo stesso Matteo Salvini, oggi Ministro dell'Interno prima che leader della Lega, sul proprio profilo Facebook chiede provocatoriamente «Razzisti anche giudici e Carabinieri?» commentando la notizia lametina.
    Mimmo Gianturco, esponente di Fratelli d'Italia, reputa che «i lametini chiedono la messa in sicurezza da diverso tempo e le autorità stanno rispondendo positivamente colmando le lacune lasciate colpevolmente dalla politica. I commissari prefettizi che amministrano la città di Lamezia Terme, essendo emanazione diretta della Prefettura e quindi dello Stato, possono e devono attivarsi con tempi e metodi differenti per arrivare al definitivo smantellamento della baraccopoli che rappresenta la più grande vergogna del nostro territorio. Urge, quindi, allontanare dalla città i rom non residenti e che delinquono in maniera costante creando disagi e pericoli alle nostre famiglie, punire severamente tutti coloro i quali minano la salute pubblica commettendo reati ambientali e nello stesso tempo dare un’opportunità a coloro i quali vogliono realmente integrarsi con il resto della comunità cittadina rispettando le norme e le leggi dello stato».
    Intanto 34 residenti dovranno lasciare Scordovillo e Lamezia dopo l'operazione odierna: non è un avvio di sgombero per come previsto, ma ha già creato proteste in loco tra Tribunale e Caserma dei carabinieri.
    g.g.

     

     

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