All’indomani del risveglio delle proteste delle società sportive, anche la politica cittadina si desta dal silenzio sulla chiusura del Palasparti

Inviti ad uffici e terna commissariale a trovare soluzioni, ma da aprile a giugno ad un impegno di spesa è mancato l'affidamento

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    All’indomani del risveglio delle proteste delle società sportive (oggi alle 18 nuova conferenza stampa), anche la politica cittadina si desta dal silenzio con cui ha accompagnato in questi mesi le vicende inerenti la chiusura di alcune strutture comunali.
    Per Nicola Mastroianni, ex consigliere comunale del Pd, «ci si aspetta che, a distanza di mesi dall’ordinanza comunale che disponeva la chiusura degli impianti sportivi, gli uffici comunali preposti e la terna commissariale si adoperino da subito e con tempestività nell’adottare tutti i provvedimenti necessari per la regolarizzazione burocratica e la messa in sicurezza delle strutture, in primis il Palasparti, per consentire la fruizione alle società sportive e l’accesso al pubblico alla ripresa della stagione agonistica». Dal 17 aprile al 20 giugno son passati 2 mesi, e dall’approvazione del bilancio con previsti 50.000 euro di interventi in oltre 60 giorni giorni non è arrivato alcun progetto approvato (che se fosse sopra i 40.000 euro non potrebbe neanche portare ad un affidamento diretto dei lavori).
    Mastroianni ricorda così i bandi regionali per l’edilizia sportiva, ma l’attuale terna aveva già previsto che gli uffici potessero attingere a tali finanziamenti dopo aver perso la possibilità di siglare un mutuo con il credito sportivo già ottenuto nel 2016, prevedendo però richieste sia per il Palasparti che per il Palagatti, campi di calcio (D’Ippolito, Rende, Fronti, Provenzano), il nuovo palazzetto in via del Progresso e la conversione del campo in cemento di Sant’Eufemia.
    «La nota della Conad Lamezia, che prospetta la concreta possibilità di non procedere alla iscrizione della squadra di volley al campionato di A2, per la perdurante chiusura al pubblico del Palasparti, amareggia e rischia di lasciare un senso di vuoto ed impotenza», commenta invece il coordinatore cittadino di Forza Italia, Giuseppe Spinelli, «sono sinceramente convinto che il Comune di Lamezia Terme provvederà per tempo a consentire al merito sportivo della squadra di volley, guadagnato sul campo, di esprimersi all’altissimo livello della massima serie, ai cittadini di godere pacificamente ed in sicurezza dello spettacolo agonistico, alla città di avere una vetrina sana ed importante di progresso e riscatto». Sole 24 ore prima, però, le stesse società sportive uscivano da via Perugini con umore opposto, come testimoniato dalla nota stampa citata della Top Volley.
    Per Giancarlo Nicotera di Patto Sociale «oggi Lamezia Terme appare sempre più una Città abbandonata, mal curata, mal assistita, imbruttita. La burocrazia asfittica che pone solo “niet” la fa da padrone. Una burocrazia distante dalla realtà, dalle necessità e dallo sviluppo che non pone mai possibili o praticabili soluzioni, ma solo “facili” chiusure che, lungi dal superarlo, favoriscono esclusivamente  la permanenza dello stato emergenziale».
    g.g.

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