«Non ci interessa rappresentare altre città: o si giocherà al Palasparti, o nessuno di noi avrà interessa ad iscrivere la squadra a certi livelli»

Nuova conferenza stampa delle società sportive che chiedono la riapertura del Palasparti

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    «Non ci interessa rappresentare altre città: o si giocherà al Palasparti, o nessuno di noi avrà interessa ad iscrivere la squadra a certi livelli. Siamo stati danneggiati da questa situazione, non ci interessa trovare colpevoli ma una soluzione come avvenuto in questi 6 mesi». Il presidente del Basketball Lamezia, Massimiliano Serrao, non usa mezzi termini nello spiegare l’attuale situazione attorno al Palasparti, rivelando che «dopo il comunicato della Top Volley è stato pensiero comune quello di percorrere una via drastica come la mancata iscrizione. Abbiamo riscontrato qualche passo in avanti, come una prima visita dei vigili del fuoco dopo 6 mesi di silenzio e del tecnico esterno incaricato 2 anni fa dall’amministrazione comunale di redigere le documentazioni tecniche, ma vogliamo avere tempi chiari dei lavori di riapertura dell’impianto». Sui 50.000 euro previsti in bilancio dal Comune, 25.000 euro sarebbero solo per i 10 condizionatori richiesti dall’Asp, quindi si reputa nulla di insormontabile.
    Dagli strali non escono assolti neanche i vari esponenti politici, «silenti in questi mesi, sia per sottolineare i risultati sportivi raggiunti, che per sollecitare i lavori previsti in bilancio da aprile», e Serrao richiama quanto già successo per il Teatro Grandinetti: «attenderemo fino a venerdì, poi ricorreremo come altri a forme di protesta civile provocando disagi in città. Il tempo stringe».
    Deluso dall’incontro avuto in Comune anche il presidente della Top Volley, Tommaso Perri: «ci saremmo aspetti un impegno scritto e chiaro, abbiamo avuto altri rinvii. Le uniche possibilità che le squadre lametine possano giocare in questo impianto è che subito si stabiliscano i lavori, che siano sotto i 40.000 euro per essere affidati in modo diretto, altrimenti non c’è altra via per noi di non cominciare la stagione, visto che scendere in campo a Vibo o Corigliano per tutto il campionato non è nostra intenzione, ma sarebbe un opzione solo da mettere sulla carta sull’atto di iscrizione che dovrà avvenire entro il 3 luglio».
    Dai festeggiamenti per la promozione nella massima serie di futsal femminile, passa allo sconforto Nicola Mazzocca, presidente della Royal Team Lamezia: «più che a noi, la terna commissariale deve dare rassicurazioni alla città di Lamezia Terme».
    Bruno Bertucci, dg del Basketball Lamezia, reputa che «da 6 mesi siamo considerati cittadini di serie B, mentre è bastato un giorno di occupazione delle scuole di danza per riuscire a trovare una proroga di un mese per l’agibilità temporanea del Teatro Grandinetti. A noi queste opportunità son state negate, serve un esame di coscienza dentro e fuori il Comune, ma anche il Coni Calabria si deve interrogare sul totale disinteresse anche dopo la denuncia riportata sulla Gazzetta dello Sport».
    Francesco Stranges, presidente della Raffaele Lamezia, riepiloga alcuni dei lavori necessari valutati dalla visita dei vigili del fuoco, «non un lungo elenco ma pochi aspetti su impianti ed altri accorgimenti. La certificazione necessaria dovrà essere quella dei vigili del fuoco, la quale non potrà arrivare entro i termini di iscrizione dei vari campionati, quindi siamo anche coscienti di dover sacrificarci e giocare qualche partita altrove o a porte chiuse, ma solo con la certezza di ritornare al più presto ad avere il Palasparti aperto al pubblico».
    Stranges però apre così ad una visione più ottimista: «il tecnico che ha effettuato il sopralluogo mi è sembrato pragmatico, ha avuto un atteggiamento collaborativo con i vigili del fuoco e sembrava orientato ad avere una prima stima sotto i 40.000 euro. Questo comporterebbe poter sperare di tornare a giocare al Palasparti tra ottobre e novembre».
    Per il Palagatti secondo il presidente del Lamezia Volley, Mauro Davoli, «mancherebbe solo l’omologazione da parte del Coni, quindi un atto burocratico senza lavori eccessivi o successivi», anche se nel piano delle priorità la terna ha previsto lavori da 35.000 insieme a quelli per Fronti. «Anche in questo caso più che l’inerzia dei commissari denotiamo l’abitudine della macchina comunale a scaricare sugli altri le responsabilità: facendo i sopralluoghi a gennaio avremmo anticipato tutti questi discorsi di 6 mesi, con lavori da effettuare subito dopo la fine della stagione», lamenta Davoli.
    Aperto il vaso di Pandora delle strutture comunali, si scopre che la palestra della scuola di Savutano ha problemi di infiltrazioni al tetto, oltre che di certificazioni (agibilità, accatastamento, etc), «ed anche in questo caso il Comune e la Provincia si sono rimbalzati le responsabilità, ma ultima notizia è un ipotetico intervento promesso per luglio» lamenta Serrao (la struttura è in gestione del Basketball Lamezia), «nonostante ogni mese abbiamo sollecitato interventi e richieste soluzioni. Problemi che in altri comuni vengono risolti in 24 ore qui ci impiegano anni».
    La conferenza stampa si chiude così con l’aut aut: o risposte o manifestazione, cercando di sfruttare magari la vetrina di Trame.

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