«A Lamezia Terme, come in Calabria, manca una cosa sola: riscoprire il valore delle cose che abbiamo»

Il Festival delle Erranze e della filoxenia 2018, passerà il 1 luglio presso l’Abbazia Benedettina di Lamezia Terme e il 4 agosto presso l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo.

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    “Vietato calpestare i sogni” è il motto della missione calabrese nata nel 2013 con il Progetto Gedeone: una storia iniziata presso l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo che oggi abbraccia diverse aree regionali. Per Antonio Mangiafave, presidente dell’Associazione Comunità di Volontariato S.S. Pietro e Paolo di Lamezia Terme che dal 2013 è capofila della rete Progetto Gedeone, anche a Lamezia Terme, al terzo commissariamento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, è ancora possibile credere nei sogni: «c’è chi è in attesa che i sogni si realizzino da soli e chi si sta impegnando per realizzarli. In passato anche io mi sono troppo spesso soffermato a studiare, progettare, sognare: ora è arrivato il tempo di provare a realizzare qualche sogno».
    Secondo Mangiafave «a Lamezia Terme, come in Calabria, manca una cosa sola: riscoprire il valore delle cose che abbiamo. Per troppo tempo ci hanno detto, e ci siamo detti, che dovevamo andare via per rincorrere quello che sognavamo, ma non è così. Qui si possono realizzare molte delle cose che sogniamo, spesso però non abbiamo il coraggio di provarci, di accettare la scommessa.  Come in ogni competizione si può perdere, dobbiamo imparare che il cambiamento può avvenire se non abbiamo paura di fallire, se sappiamo portare a reddito il valore che abbiamo».
    Dopo una lunga esperienza nel mondo del volontariato, nel 2010 Antonio Mangiafave diviene presidente dell’Associazione Comunità di Volontariato SS. Pietro e Paolo, associazione che, assieme al Centro di Salute Mentale del Reventino, all’Associazione New Day di Soveria Mannelli e all’azienda agricola Apicoltura Miceli di Lamezia Terme, nel 2013 ottiene dal Comune di Carlopoli 8 ettari di terreno, in comodato d’uso gratuito, circondanti l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo. Nasce il Progetto Gedeone che porta avanti una serie di attività agricole e ricreative, laboratori, eventi e percorsi trekking volti a promuovere un’economia sociale nell’area del Reventino, favorendo l’inclusione sociale e lavorativa di persone “svantaggiate”, in particolare di soggetti che soffrono di disturbi di personalità o di disagi psicologici, sperimentando percorsi lavorativi in agricoltura, forestazione, turismo sociale e valorizzazione dei beni ambientali e culturali.
    In questo contesto Antonio Mangiafave si trasforma in “Fra Guida”, personaggio che, nelle vesti di monaco cistercense, accompagna i visitatori in Abbazia per un salto nel passato, tra storia e leggenda. Grazie all’operato del Progetto Gedeone, l’Abbazia di Corazzo nel 2015 si aggiudica il primo posto in Calabria nel censimento nazionale “I Luoghi del Cuore” del FAI ed entra a far parte del circuito European Charter of the Cistercian Abbey and Sites.
    Oggi il Progetto Gedeone abbraccia diverse aree della Calabria, del lametino in particolar modo, dove sta lanciando una serie di percorsi trekking in collaborazione con l’Associazione Santi 40 Martiri di Lamezia Terme e dove ha contribuito alla riapertura e alla ripresa delle attività dell’Ecomuseo Luogo della Memoria.
    Tra le prossime iniziative il Festival delle Erranze e della filoxenia 2018, all’interno del quale il Progetto Gedeone curerà due tappe: il 1 luglio presso l’Abbazia Benedettina di Lamezia Terme e il 4 agosto presso l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo.

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