«Sarebbe stato utile portare gli studenti a manifestare dopo il terzo scioglimento del consiglio comunale»

L'Ala critica la manifestazione di protesta di venerdì non condividendo l'idea della critica agli atti amministrativi

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    Per l’Ala (associazione antiracket Lamezia) l’operazione “Quinta Bolgia” «ha svelato un altro dei tanti sistemi criminali di cui è vittima da decenni la nostra città, sistemi che si sostengono grazie alla collaborazione di imprenditori, professionisti e politici e che stanno stritolando l’economia sana di Lamezia Terme. Come sempre anche in questo caso chiederemo di costituirci come parte civile e siamo pronti a sostenere i cittadini che, parti offese nel procedimento, vorranno fare altrettanto», annunciando oggi la propria astensione dalla manifestazione di venerdì «vista la presenza di politici ed ex consiglieri coinvolti nel decreto di scioglimento. Sono evidenti le difficoltà che stiamo vivendo come cittadini in seguito allo scioglimento del consiglio comunale e alla gestione commissariale. Ma è nell’ordine delle cose e così resterà fino a quando la legge sul commissariamento non verrà migliorata».
    Per l’Ala non si può «far finta che Lamezia sia stata sempre una città pulita o pretendere che un commissario firmi documenti atti a rendere possibile l’utilizzo di beni inagibili (anche se per gli stessi principi di accatastamento o documenti mancanti non sarebbero agibili Tribunale, Comune, alcune scuole, Nb). Non succede a Lamezia e non succede in altre città che hanno subito lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Ciò che deve essere ben chiaro è che le colpe di questi malesseri devono essere imputati a chi ha portato Lamezia Terme nel baratro del terzo scioglimento; forse sarebbe stato utile portare gli studenti a manifestare in quell’occasione, avrebbe avuto un senso certamente più costruttivo. Del resto, viviamo in una città in cui la sinistra ha governato per anni e che non è stata in grado di costruire e valorizzare elementi di cambiamento, mentre la destra pur di raggiungere il potere, non ha rifiutato di coinvolgere nelle sue liste candidati che poi hanno portato ai tre scioglimenti».
    Autoelogiando le proprie attività, come gli incontri nelle scuole e Trame, l’Ala reputa che «saranno mesi difficili quelli che ci separano dalle prossime elezioni comunali. L’aria che si respira però è molto preoccupante; per rimettere in piedi la vita democratica della nostra città è necessario e urgente l’impegno e la partecipazione costruttiva di tutte le persone per bene che vivono a Lamezia, anche di quelle che per anni hanno preferito stare da parte». 

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