Lunedì mattina secondo tempo in Comune del confronto sulla legittimità delle attività all’interno della pineta di Ginepri

Posizioni differenti tra Lamezia Verde ed amministrazione comunale anche nella lettura dell'atto di revoca della concessione triennale

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    Dopo 3 atti amministrativi avversi in altrettanti anni non rispettati, protesta questa mattina direttamente negli uffici comunali dei rappresentanti di Lamezia Verde (incaricata nel 2017 di una manutenzione triennale con rimborso spese di 5.000 euro annui) insieme ai residenti di Ginepri per chiedere la revoca dell’atto che sancisce anche per il 2019 lo stop alle attività all’interno della pineta, poiché non autorizzate.
    Assente la terna commissariale, così come la dirigente Aiello, a dover fronteggiare le lamentele dei cittadini sono così stati la dirigente Alessandra Belvedere ed il funzionario Paolo Tegano, con nuovo appuntamento fissato per lunedì mattina. Da par loro i rappresentanti dell’associazione hanno portato le proprie istanze, ovvero secondo il comunicato stampa inviato ad alcune testate «l’accoglimento da parte del Gip di Lamezia del 23 luglio 2017 dell’istanza dell’ Aps circa l’utilizzo dei manufatti usati come punto ristoro, sentenza non citata nella determina, e la nota del demanio marittimo (gennaio 2018) che legittima l’azione dell’Aps e smentisce il Suap di Lamezia, non citata nell’atto di revoca».  Nell’atto di revoca esistono però ordinanze successive agli atti citati (vedi i verbali di agosto 2018, confermati a settembre, elevati dalla polizia locale), né era stato proposto ricorso all’ordinanza che intimava lo sgombero dei manufatti ritenuti abusivi. Secondo Lamezia Verde esiste invece «uno scontro di idee tra dirigenti che anche nella data odierna è emerso in tutta la sua gravità. Dal chiuso di una stanza non si può mortificare una comunità, per questo motivo lunedì auspichiamo che la vicenda possa essere risolta in maniera bonaria, auspicando buon senso con la revoca in autotutela della determina del 17.7.2019. L’aps ha incaricato i propri legali per produrre istanza di ricorso al Tar della Calabria e per un risarcimento del danno, per lucro cessante e danno emergente, da chiedere non al Comune ma ai diretti responsabili».
    Lo stop all’affidamento della gestione però sottolineava che «la convenzione stipulata con “Lamezia Verde” non sia coerente con l’incarico richiesto all’associazione che, in quanto APS iscritta ad albo comunale, era stata individuata per la pulizia delle aree verdi in questione con un corrispettivo a titolo di rimborso spese, mentre la convenzione è riconducibile ad una concessione demaniale senza preventivo espletamento di gara pubblica ai sensi della normativa vigente e del PCS, approvato il 10.01.2017 dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, nonché concessione di servizi con rilevanza economica in quanto viene consentito, tra l’altro, alla parte di poter effettuare attività di somministrazione all’interno della pineta, previa autorizzazione peraltro non concessa e né concedibile». Si ci scontra quindi su questioni diverse, ma lunedì magari sarà anche occasione di sapere perché non sia stato emanato un nuovo avviso per la gestione dei chioschi presenti sul lungomare di Ginepri, o a che punto sia l’iter per il lido che dovrà essere installato dalla Malgrado Tutto (del bando apposito solo 2 sono i lotti aggiudicati, con l’altro individuato nell’altro lungomare, il Falcone Borsellino).
    g.g. 
     

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