Vigor, la squadra al Riga in doppia seduta dopo la ‘civil war’ di ieri nella Sala Napolitano

Si svuota lentamente la lista degli indisponibili ma il clima in vista della gara contro il Rende non è dei migliori

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Volendosi affidare alla scaramanzia, l’ultima volta che era stato annunciato un “rompete le righe” dal massimo dirigente della Vigor Lamezia (allora Gianni Torcasio) era la domenica precedente alla trasferta in casa del Roccella, dove sarebbe arrivata poi la prima ed unica fino ad ora vittoria dei biancoverdi in campionato.
    Dall’8 novembre ad oggi son passate meno di tre settimane, i problemi alla rosa allenata da Antonio Gatto non sono stati risolti, la classifica non è mutata più di tanto e così anche la situazione societaria dimissionaria.
    La settimana di preparazione alla sfida interna di domenica contro il Rende, per altro, ha avuto come “preludio” le dichiarazioni in consiglio comunale nella Sala Napolitano dei due massimi dirigenti dimissionari, Torcasio e Butera, la presa di posizione (o meglio sfogo critico) dell’ex presidente (ed oggi sindaco) Mascaro, ed un clima da “civil war” ma senza Capitan America ed Iron Man come protagonisti: si è concordi nell’aver sbagliato scelte e strategie, ma di soluzioni nell’immediato non se ne vedono molte se non trattative che potrebbero arrivare in porto solo nella prossima stagione (se sarà al di là della categoria che si disputerà è un’altra incognita). In mezzo però c’è ancora tutto il girone di ritorno e parte di quello d’andata.
    Media e tifoseria, al momento, sembrano così più concentrati sulle ricostruzioni di scenari passati, presenti e futuri, e gli impegni del calcio giocato passano in sordina. Oggi per Malerba e compagni è stato invece un “mercoledì tipo”: doppia seduta (al mattino alle 9 parte tattica, nel pomeriggio alle 15 quella atletica) al “Rocco Riga”, con il vicepresidente Butera a parlare con i giocatori prima dell’inizio dell’allenamento pomeridiano ed il resto dello staff a cercare di isolare il gruppo da un clima plumbeo più di quello meteorologico dell’inverno.
    L’infermeria pian piano inizia anche a svuotarsi: a parte precauzionalmente per affaticamento hanno lavorato Cirillo e Scolaro, così come Torcasio il cui rientro tra i disponibili dovrebbe essere distante circa una settimana; se gli accertamenti diranno i tempi di recupero per Calabria, la settimana di lavoro non in ottica partita (avendo domenica scorsa la Vigor osservato il proprio turno di riposo) ha restituito alla lista dei convocabili Sacco, Marino, Giannusa; con Castellano a dover scontare l’ultimo turno di squalifica, rientra invece Manganaro dopo le due partite in cui è dovuto stare fuori dal campo.
    Vigor Lamezia – Rende nella stagione 2003-2004 valeva il primato in campionato, 12 stagioni dopo sarà invece una sfida salvezza (biancoverdi ultimi a quota 4, biancorossi con 16 punti in zona play out ma con il mantenimento della categoria distante un punto) con probabilmente ben poco pubblico sugli spalti, un terreno di gioco pesante (oltre al maltempo, pesano anche le incertezze societarie che ricadono pure sulla manutenzione ordinaria del “D’Ippolito”) e tanta sfiducia intorno. Non proprio il clima migliore e più invitante per cercare di invertire la rotta, magari trovando la prima vittoria stagionale casalinga.

    Il retrocedere in Eccellenza, per altro, andrebbe anche a vanificare l’unica classifica in cui la Vigor Lamezia al momento sta primeggiando incontrastata: quella del premio “Giovani D Valore” del Dipartimento Interregionale, la competizione riservata ai club di Serie D che, nel corso della stagione, avranno fatto il maggior ricorso agli juniores, oltre quelli previsti dal regolamento, in occasione degli impegni nel massimo campionato della Lega Nazionale Dilettanti.
    I biancoverdi, date tutte le vicissitudini legate alla formazione della rosa,  hanno collezionato 1975 punti, distaccando di molto il Roccella (secondo a 710) e Sarnese (626).
    A fine stagione alla 1° andrà un premio da 25.000 euro, alla 2° ne andranno 15.000, la 3° ne incasserà 10.000.

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