«La vittoria è dedicata a chi crede nei colori biancoverdi»

Dopo i problemi societari, arriva anche la prima gioia casalinga per la Vigor

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Vincere aiuta a vincere, e così il ritorno dei 3 punti casalinghi dopo un terremoto societario renderebbe meno grigio l’arrivo del mercato in casa Vigor Lamezia, anche se la classifica rimane ancora preoccupante ma con un distacco minore rispetto alle compagini precedenti in graduatoria.
    Alla fine dei 90 minuti della gara il vicepresidente Butera, dimissionario come il presidente Torcasio ma ancora in carica fino a nuove nomine, si dice «molto contento per i ragazzi che in settimana mi avevano promesso di dare l’anima in campo. Il tutto è frutto del lavoro che si fa in settimana, non solo in campo quanto di tutto il sistema che gira attorno alla Vigor Lamezia. Di certo non saranno 3 punti a risolvere tutto: se dobbiamo continuare così non si arriva a Natale, al di là di quale sia stata oggi la partita che ci ha visto vincere. Ben venga che arrivi qualcuno, che sia Lippolis o qualche altro nome. Confido che in settimana si possa arrivare ad una decisione».
    Al netto delle assenze, rimane aperto il problema dell’adeguatezza dell’organico e di una stagione ancora in salita, anche perché alla fine del primo tempo non c’erano molti segnali positivi di una vera reazione da parte dei giocatori in maglia biancoverde. «Questo organico credo continui ad essere competitivo per la salvezza, lo avrei pensato anche se avessi parlato a fine primo tempo. Le partite durano 90 minuti, fermandoci a 45 minuti avremmo avuto paradossalmente anche qualche punto in più», commenta Butera, «il nostro cammino verso la salvezza passerà dagli scontri diretti che avremo ad inizio girone di ritorno, nelle ultime 5 gare abbiamo perso solo contro la Cavese inanellando 2 vittorie e 2 pareggi».

    Prima stagionale davanti ai giornalisti anche per il capitano Malerba. Come contro il Roccella, anche questa vittoria arriva dopo una settimana di polemiche attorno alla società e dopo una gara con diversi cartellini rossi. L’esterno sinistro non nasconde che «dopo l’espulsione ci siamo caricati un po’ di più ed abbiamo trovato i gol necessari per ribaltare il risultato. Siamo partiti un po’ sottotono, anche perché non è facile visto tutto quello che ci sta succedendo intorno ma abbiamo sempre cercato di dare tutto: oggi è arrivato il risultato, altre volte no».
    Unico titolare rimasto della Lega Pro, Malerba ammette come «non è facile passare dal gol al Lecce, a questo campionato in cui ci sono molti più giovani ma in cui dobbiamo attrezzarci meglio per potersi salvare. Noi durante la sosta abbiamo lavorato molto, i frutti si son visti non tanto all’inizio della gara quanto in corso di partita. Per quanto ci riguarda siam obbligati a fare ovunque risultato, al di là dell’avversario».

    Mister Gatto, costretto a guardare la partita dalla Tribuna per parte della ripresa poiché allontanato dall’arbitro («stavo esultando e nel momento concitato stavo richiamando Carpineta. L’arbitro ha deciso invece di allontanarmi», spiegherà poi in sala stampa), analizza che «nel primo quarto d’ora siamo stati contratti, arrivavamo però da una settimana complessa con tante voci che si son assiepate sullo spogliatoio. Il Rende ha avuto così più palle gol per chiudere la gara, ma poi la Vigor ha preso meglio le misure anche se trovando poco la porta. Nel secondo tempo ci è andata meglio».
    Il tecnico ribadisce elogi per la propria rosa: «sto allenando una squadra di professionisti e di uomini veri, è difficile per tutti lavorare serenamente quando si dichiara che da dopo Rende si sarebbe stati tutti liberi. Lo sbandamento è durato però poco».
    Croce e delizia il nuovo arrivato Golia, espulso subito dopo essere stato sostituito per qualche parola di troppo alla terna arbitrale, mentre “uomo partita” è stato sicuramente in mezzo al campo Giannussa. L’allenatore biancoverde vuole però puntare l’analisi e gli elogi su tutto il gruppo: «Golia è un giocatore di spessore, ha portato vivacità in attacco, purtroppo si è macchiato di un’ingenuità che inciderà e di cui io neanche mi ero accorto. Ora però il gruppo deve rimanere unito, siamo a 4 punti dalla Gelbison, e non credo che ci siano giocatori da cui si possa prescindere, se manca uno deve farsi trovare pronto l’altro. In campo la domenica non può andare chi non ha lavorato durante la settimana».
    Prima gioia stagionale casalinga, ad 8 mesi dall’ultima risalente alla Lega Pro, che poteva sembrare l’epilogo dell’avventura biancoverde date le premesse con cui si era entrati in campo. «Una vittoria non ci cambia la stagione, ma almeno ci ha permesso di poter far tornare i tifosi a cantare per la squadra. La vittoria è dedicata a chi crede nei colori biancoverdi, spero che i tifosi tornino ad avvicinarsi compatti a noi per cercare di trovare la salvezza», commenta Gatto, «gli errori nel calcio li può fare chiunque, l’umiltà è lo spirito giusto per andare avanti in modo schietto. Son rimasto con lo staff alla guida di questa squadra anche in questo momento di difficoltà per onorare il lavoro intrapreso. Speriamo ora di riuscire a continuare a trovare punti in questo finale di girone, abbiamo fatto 8 punti con la squadra più giovane di tutti i gironi di serie D. Noi continuiamo a farci forza nello spogliatoio facendosi scivolare addosso tante situazioni».
    Agli infortuni, però, si aggiungono anche le squalifiche che minano la continuità di prestazioni con lo stesso 11 in più partite. Le due partite vinte fino ad ora, per altro, si somigliano: contro il Roccella, così come contro il Rende, la Vigor vince in una gara in cui entrambe le squadre terminano i 90 minuti senza tutti gli effettivi in campo. «Non ho visto una gara cattiva, magari maschia ma con cartellini eccessivi. Ci poteva stare per l’importanza della gara qualche contrasto in più», sostiene però Gatto.

    Dopo la sconfitta sulla sponda Rende mister Trocini non nasconde la propria amarezza: «dopo un minuto abbiamo preso un’espulsione ingenua, non so quanto giusta, ed in un momento di grande difficoltà e fragilità abbiamo accusato il colpo. La Vigor con grande foga e determinazione è riuscita a ribaltare la gara, tutte le situazioni non ci son state favorevoli. La sosta ci darà opportunità per riordinare le idee e trovare qualcosa che ora ci manca».
    Il tecnico ospite non nasconde che «mi aspettavo una Vigor in questo formato, perché in difficoltà si riesce a tirare il meglio che è latente. Mi auguro che questo sia l’inizio di un nuovo campionato per il Lamezia, non vorrei che questa possa essere l’ultima partita».
    Momento non facile per i biancorossi, e Trocini lamenta che «ci aspettavamo un campionato diverso, abbiamo accusato però una serie di infortuni in serie, la mazzata della partita contro la Reggina, ed una serie di situazioni per cui anche un pareggio in casa ha il sapore di sconfitta. Ci serve maggiore modestia e meno nervosismo».
    Il tecnico così ipotizza che, vista il turno di sosta previsto domenica, possa essere una settimana di cambiamenti tra mercato e scelte interne: «la società ha fatto sacrifici enormi, ad inizio stagione l’organico sembrava adatto per ottenere risultati importanti, quindi in questo momento più che di mercato penso a quale sia la cosa migliore per i giocatori, per la società più che alla mia panchina. Se dovesse servire qualsiasi gesto, anche le mie dimissioni, sarei disposto a rassegnare l’incarico per il bene del Rende e della sua tifoseria».
     

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