Passa l’assestamento di bilancio 2015 in consiglio comunale

Riconosciuti anche 52 debiti fuori bilancio pari a più di 2 milioni di euro

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Passa con 15 favorevoli, 5 contrari (Pasqualino Ruberto, Gianturco, Zaffina, Tropea, Piccioni), 1 astenuto (Paladino) l’assestamento di bilancio 2015, per quanto ad un mese dalla fine dell’anno e 2 dall’approvazione dello stesso piano di previsione non si possa andare oltre a tecnicismi.
    Assente l’assessore Puteri, relaziona il sindaco Mascaro sull’assestamento di bilancio 2015 arrivato in aula nell’ultimo giorno utile, «ma tutto è stato influenzato dai ritardi con cui si son approvati il consuntivo 2014 che il preventivo 2015», spiega il primo cittadino, illustrando i dati che andranno a variare, ovvero: maggiori entrate per euro 3.235.525,06, minori entrate per euro 816.916,73; maggiori spese per euro 16.248.536,10, minori spese per euro 13.829.927,77.
    Tra le minori spese viene portata ad esempio la cessazione da giugno di alcune strutture come lo staff del sindaco (che dato il piano di riequilibrio non poteva essere ristabilito, come i dirigenti esterni), tra le maggiori entrate alcuni ticket incassati in modo più massiccio, sottolineando come «aumentino i fondi per i crediti di dubbia esigibilità e quelli di riserva, il tutto per fronteggiare eventuali problemi per la tranquillità dei cittadini» calcola il primo cittadino.
    Negli interventi la Caruso (Forza Italia) fa un riassunto della legge vigente, Chirumbolo (Ncd) rimarca le funzioni non facilitate dagli uffici per l’istituzione consiglio comunale, Piccioni (Lamezia Insieme) richiama i revisori dei conti ad una maggiore presenza dopo le assenze nelle due sedute precedenti di tipo finanziario e lamenta una copertura non adeguata sul fondo di riserva e del fondo per i crediti di dubbia esigibilità per come previsto dalla nuova normativa.
    Pasqualino Ruberto torna a lamentare tempi e modi relativi alla discussione, perché «non è più possibile discutere sempre all’ultimo secondo senza poter approfondire con revisori dei conti ed uffici», e che «si sta continuando con il modus operandi dell’amministrazione Speranza, senza programmazione o cambio di passo, e se ne pagherà il conto a consuntivo 2015 con quanto non previsto o non discusso come la Multiservizi. Già sui tributi le previsioni parlano di incassi minori».
    De Biase (Cac) rimarca l’importanza dei revisori dei conti e recita nuovamente le già note scusanti sui ritardi da “cambio della guardia”, Zaffina (Pd) è dubbioso sulla tenuta delle entrate, mentre la dirigente di settore, Aiello, rassicura sulla presenza dei dati che secondo Piccioni non erano indicati, e Muraca (Lamezia Unita) parla di «dubbio fondato sulle entrate, ma da verificare non ora in un documento squisitamente tecnico».
    Tirato più volte in ballo, a nome del collegio dei revisori dei conti, Mario Marrazzo, riepiloga le attività portate avanti dall’organismo da agosto ad oggi sostenendo che la presenza in consiglio sia opzionale (con un costo annuo per le casse comunali dell’organismo che arriva ad un massimo di 84.677,17 euro comprensivi degli oneri fiscali e contributivi), valutando poi che «la richiesta di rafforzare le attività di riscossione sia presente all’interno di questo piano di assestamento, mantenendo l’equilibrio di bilancio» e ribadendo così il parere favorevole.
    Nelle dichiarazioni di voto Francesco Ruberto dichiara la propria volontà di continuare a sedere nei banchi della minoranza, ma di aprirsi ad eventuali votazioni di pratiche della maggioranza, votando così a favore dell’assestamento.
    Con la stessa votazione (14 favorevoli e 5 astenuti (Piccioni, Zaffina, Tropea, Pasqualino Ruberto e Paladino) passano anche i 52 debiti fuori bilancio pari a più di 2 milioni di euro (tra risarcimenti e parcelle), tra cui il mancato pagamento della traduzione in braille di testi scolastici per cui non c’era neanche la previsione di spesa. Anche su queste pratiche si lamentano i tempi ristretti e la mancata collaborazione degli uffici.

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