«Sicuramente ci sarà una motivazione, speriamo valida, ma la decisione ci lascia basiti e increduli»

La possibile autorizzazione del trasferimento 2 giorni a settimana in riva allo Stretto del dirigente Zucco trova l'opposizione anche del coordinatore cittadino e del presidente cittadino del Nuovo Cdu, Giancarlo e Giuseppe Muraca.

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    Se la notizia divulgata dal segretario aziendale del sindacato UIL ancora non trova atti ufficiali né in amministrazione trasparente del Comune di Lamezia Terme né in quello di Reggio Calabria, la possibile autorizzazione del trasferimento 2 giorni a settimana in riva allo Stretto del dirigente Zucco trova l’opposizione anche del coordinatore cittadino e del presidente cittadino del Nuovo Cdu, Giancarlo e Giuseppe Muraca.
    «Sicuramente ci sarà una motivazione, speriamo valida, ma la decisione ci lascia basiti e increduli. E’ certamente vero che il lavoro di un dirigente non può essere valutato dal numero di giorni o dal numero di ore durante i quali esegue le sue attività, ma la domanda nasce spontanea, visto che trovava difficoltà a svolgere le sue mansioni lavorando tutta la settimana, figuriamoci in soli 3 giorni», reputano i due esponenti del Nuovo Cdu, «il film a Lamezia è incominciato con la commissione di accesso e, quindi, commissariando e togliendo gli amministratori. Poi siamo stati privati dei luoghi di cultura, di sport, di aggregazione, di manifestazioni pubbliche, di fiere, con la chiusura di tutto quello che era possibile chiudere. Poi ci hanno negato la possibilità di votare a maggio. Ora trasferiscono anche i pochi Dirigenti del Comune. A questo punto la domanda ce la dobbiamo porre tutti: quando inizierà la “deportazione” della popolazione lametina, così lasceremo libera e vuota la città?»

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