Presentazione anche a Firenze per la 3D therapy di Mariannina Amato

Parteciperanno a questo importante evento, che si svolgerà questa sera dopo Ponte Vecchio, i due autori lametini Mariannina Amato e il Professore Filippo D’Andrea

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    A Firenze, nell’ambito delle manifestazioni “estate fiorentina 2019”, la psicologa lametina Mariannina Amato presenterà il suo ultimo lavoro “3d therapy® la materializzazione dell’emozione”
    Parteciperanno a questo importante evento, che si svolgerà questa sera dopo Ponte Vecchio, i due autori lametini Mariannina Amato e il Professore Filippo D’Andrea, che racconteranno le loro opere di psicologia e filosofia. Parteciperà all’evento anche Nella Fragale, rappresentante della casa editrice Grafichè di Lamezia Terme. 
    La psicologa lametina Mariannina Amato, recentemente presente all’ultimo Salone del Libro di Torino 2019, porterà a Firenze il suo ultimo lavoro “3D Therapy®. La materializzazione dell’emozione” in cui descrive l’uso psicoterapico dell’oggetto 3D che materializza, al soggetto stesso, l’emozione negativa (paura, rabbia, senso di colpa, vergogna etc) esternalizzata durante il processo di terapia ed avvia ai processo di soluzione del problema stesso.
    Una metodologia di indagine conoscitiva, di elaborazione e trasformazione di aspetti emotivi disfunzionali, materializzati in oggetti tridimensionali con l’uso del computer e stampante 3D. Il percorso di materializzazione dell’oggetto in forma tridimensionale nasce dall’immagine mentale direttamente rappresentata attraverso il grafico bidimensionale dalla stessa persona. Attraverso l’osservazione riflessiva dell’oggetto 3D, oggetto “culturale” che amplifica l’emozione disfunzionale, si attiva il processo incarnato descritto da Rizzolatti e Gallese con un ritorno sotto forma di processo metacognitivo e meta-comprensivo del significato e del processo.
    L’oggetto 3D, elemento tecnologico prodotto con la stampante 3D, risulta essere altamente innovativo in campo psicologico e nell’applicazione delle neuroscienze, infatti rende visibile e toccabile al paziente stesso ciò che la stessa persona teme e blocca il sistema emotivo. L’oggetto 3D attiva nella persona che l’osserva il meccanismo dei neuroni specchio e il processamento delle informazioni emotive a livello della corteccia Frontale Mediale e Dorsolaterale.
    La 3DTherapy® è una metodologia di indagine conoscitiva, di elaborazione e trasformazione di aspetti emotivi disfunzionali, materializzati in oggetti tridimensionali con l’uso del computer e stampante 3D. Il percorso di materializzazione dell’oggetto in forma tridimensionale nasce dall’immagine mentale direttamente rappresentata attraverso il grafico bidimensionale dalla stessa persona. Attraverso l’osservazione riflessiva dell’oggetto 3D, oggetto “culturale” che amplifica l’emozione disfunzionale, si attiva il processo incarnato descritto da Rizzolatti e Gallese con un ritorno sotto forma di processo metacognitivo e meta-comprensivo del significato e del processo.

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