Bonifica di San Pietro Lametino, l’Aterp ricorre al Tar della Calabria contro l’ordinanza del Comune di Lamezia Terme

A rischio i fondi che l'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica regionale doveva appaltare per la messa a norma degli edifici

Più informazioni su


    Finirà davanti al Tribunale amministrativo regionale per la Calabria, sede di Catanzaro, il contenzioso tra Aterp e Comune di Lamezia Terme in merito alla situazione degli alloggi popolari di San Pietro Lametino.

    L’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale della Calabria ha proposto ricorso contro il Comune di Lamezia Terme e Poste Italiane Spa chiedendo l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dell’ordinanza n.18 dell’11 giugno della Commissione straordinaria del Comune di Lamezia Terme con la quale si è ordinato alla stessa A.t.e.r.p. il ripristino della condotta fognaria degli alloggi ubicati nel quartiere di San Pietro lametino oltre il risanamento dei luoghi mediante rimozione dei liquami sversati e dei rifiuti depositati.

    L’ordinanza era stata emessa dopo il sopralluogo congiunto effettuato il 3 giugno da tecnici della prevenzione congiuntamente ai rappresentanti dell’Aterp Calabria e di Poste Italiane S.p. A. quali proprietari degli immobili, del Comune di Lamezia Terme, della Polizia Locale, della Polizia di Stato e del Comando Carabinieri Lamezia Terme, nei complessi immobiliari posti ai civici 9 e 16 nel Quartiere San Pietro Lametino.

    Nella relazione si specificava che «numerosi appartamenti risultano non abitati e con ingressi murati, altri chiusi con pannelli e/o porte in legno prive di serramenti esterni ed interni e senza impianti; solo poche unità abitative rispetto al numero più consistente del complesso immobiliare composto da 40 alloggi posti al n° 9 civico e 24 alloggi posti al numero civico 16 risultano allo stato ancora occupate da persone; sono state rilevate in ambedue i complessi immobiliari varie situazioni di notevole degrado, stato di abbandono e con evidenti segni di pregressi atti vandalici e di incendio che ne hanno inficiato l’utilizzo abitativo; che su di un lato dei due complessi immobiliari si sono create due grandi vasche che contengono una enorme quantità di liquame fognario e che rendono malsana l’intera area circostante; all’esterno sono state rilevate abbondanti e consistenti fuoriuscite di liquame che allo stato si riversano nel terreno circostante determinando enorme ristagno con esalazioni nauseabonde tali da rendere i luoghi potenzialmente antigienici con pericolo per la salute delle persone che vi abitano». Per tali motivi si certifica che «la condizione rilevata e constatata genera uno stato di antigienicità fino a definire tutta la zona e gli appartamenti insalubri, malsani e cagionevoli», come già più e più volte denunciato a mezzo stampa da politici e cittadini.

    Le cause, ovvero i guasti agli impianti di sollevamento e mancata manutenzione delle reti e pozzetti,  hanno portato così il presidente della terna commissariale, Alecci, ad emettere una nuova ordinanza che intima «al Commissario Straordinario protempore dell’Aterp Calabria Cittadella Regionale località Germaneto Catanzaro ed a Poste Italiane S.p.A. Roma, ognuno per le propprie competenze, di provvedere a propria cura e spese entro e non oltre giorni 10 dalla ricezione della presente, che all’uopo sarà trasmessa con posta elettronica da valere quale notifica: al ripristino della funzionalità della condotta fognante in premessa individuata posta a servizio dei fabbricati 9 e16, al fine di eliminare l’inconveniente igienico sanitario esistente con sanificazione dello stato dei luoghi;  al risanamento dei luoghi mediante rimozione dei liquami sversati impropriamente nelle vasche e relativa sanificazione come in premessa indicate; al risanamento dei luoghi mediante rimozione dei rifiuti ivi depositati nelle aree di pertinenza». 

    A fine luglio l’ex consigliere comunale Gianturco ricordava che «l’Aterp ha finalmente ottenuto un finanziamento ministeriale di 1,5 milioni di euro vincolato ai lavori di messa in sicurezza e miglioramento della rete fognaria degli alloggi, ma il comune di Lamezia Terme ritarda ad emettere l’ordinanza di sgombero per gli occupanti in modo da favorire l’Aterp nella predisposizione di un bando pubblico e per l’affidamento de i lavori ad una ditta specializzata», sottolineando come «la scadenza per l’affidamento dei lavori è a gennaio 2020 e il comune di Lamezia Terme non può permettersi di perdere questa opportunità. Invito il Commissario Alecci a individuare celermente delle strutture alternative dove allocare gli occupanti in modo da accelerare tutto l’iter burocratico e far partire i lavori in tempo utile. Diversamente, sarà lui stesso il responsabile di questo ennesimo fallimento amministrativo».

    Ora un ricorso al Tar che, «dato atto che è stata richiesta apposita relazione al Settore competente ma non è pervenuto riscontro» viene specificato nella delibera, vedrà gli avvocati convenzionati fino a fine agosto 2021 con il Comune (la proroga biennale è partita ad inizio settembre) chiamati a dirimere la vicenda.
    Gi.Ga.

    Più informazioni su