Viaggio nelle sale del museo archeologico lametino con guide d’eccezione per Appuntamento con la Storia

Accompagnatori Tommaso Campanella, un uomo primitivo, la ninfa Terina ed una nobil donna del periodo greco, un archeologo moderno, Federico II e Costantina di Altavilla, una dipendente della stessa struttura ospitata al primo piano del Chiostro di San Domenico

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    Viaggio nelle sale del museo archeologico lametino con guide d’eccezione come Tommaso Campanella, un uomo primitivo, la ninfa Terina ed una nobil donna del periodo greco, un archeologo moderno, Federico II e Costantina di Altavilla, una dipendente della stessa struttura ospitata al primo piano del Chiostro di San Domenico (in contemporanea al piano terra inaugurazione di una mostra di arte moderna, mentre il secondo piano è da anni chiuso poiché senza affidamento nonostante i lavori di rimessa a nuovo siano stati conclusi). 

    Tutti impegnati, ognuno per il proprio periodo storico di competenza, ad accompagnare i visitatori nella data che coincide con le Giornate Europee del Patrimonio 2019, nel l’apertura straordinaria (pomeridiana e serale) di sabato con le iniziative “Appuntamento con la Storia” e “Selfie d’arte”. Interpretando lo slogan “Arts and entertainment” individuato in sede europea per gli European Heritage Days, che rappresenta un’occasione per riflettere sul benessere che deriva dall’esperienza culturale e sui benefici che la fruizione del patrimonio culturale può determinare in termini di divertimento, condivisione, sperimentazione ed evasione, l’iniziativa “Appuntamento con la Storia” prevede delle visite speciali con guide d’eccezione. 

    Sono stati così i protagonisti del passato ad accompagnare i visitatori tra le sale del museo alla scoperta della loro storia: un uomo del Neolitico nella Sezione Preistorica; la ninfa Terina li nella Sezione Classica, mostrando i reperti che provengono dalla colonia greca fondata nella piana lametina, che da lei prese il nome; i protagonisti del periodo federiciano, nei loro suntuosi abiti di corte, nella Sezione Medievale, rivelando i fasti di un’epoca ormai lontana; le ricostruzioni moderne delle ceramiche di quel periodo in mostra a fine percorso. 

    Alla fine di ogni visita (4 i turni previsti dalle 18 alle 22.30), i visitatori sono stati invitati a scattare “Selfie d’arte” con una cornice photo booth ed un kit di travestimenti dei personaggi storici che hanno incontrato durante il loro viaggio nel tempo. 

    Un’iniziativa culturale briosa a fare da contraltare al formalismo burocratico comunale che è riuscito a non dare indicazioni precise su quando e come potranno riaprire beni culturali come quelli illustrati nello stesso museo (Bastione, Abbazia Benedettina, Castello Normanno Svevo, Scavi di Terina), ma gli ultimi aggiornamenti a riguardo son solo quelli di finanziamenti europei persi per l’inerzia regionale e comunale. Le indicazioni nel piano triennale delle opere pubbliche son rimaste così ancora sulla carta, ma già a giugno nell’inchiesta di Visioni Civiche sia il presidente della terna commissariale, Alecci, che la dirigente comunale Nadia Aiello non avevano saputo fornire risposte né ai giovani intervistatori né alla Sovrintendenza, ed anche il riferimento a fondi di Agenda Urbana non ha trovato seguito nella versione rivista approvata.
    Gi.Ga.

     

     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     

    Un post condiviso da Lameziainforma (@lameziainforma) in data: 21 Set 2019 alle ore 9:55 PDT

     

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