Elezioni, 272 candidati tra pochi uscenti, qualche cambio di casacca, 1/3 con meno di 40 anni

Intanto già da ieri sera è partita la fase di campagna elettorale più spinta mancando meno di un mese all’appuntamento elettorale

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Per le elezioni del 10 novembre alla fine si è avuta una media di 2 liste a candidato sindaco, dato vicino all’appello di 1 per ogni aspirante primo cittadino lanciata tempo fa dal Comitato 4 gennaio ed appoggiata anche da altri fronti civici come possibile controllo preventivo contro eventuali infiltrazioni. In realtà il numero dei pretendenti alla poltrona di sindaco è rimasto invariato (6) rispetto al 2015, si dimezzano le liste anche se non tutte arrivano ai 24 consiglieri totali.

    Sui 272 candidati consiglieri ai nastri di partenza non sono molti gli uscenti dell’amministrazione Mascaro (Mascaro, Piccioni, Cristiano, Chirumbolo, Paradiso, Grandinetti, Costantino, Nicotera, Gianturco, Villella, Petronio, Mastroianni, Zaffina, Gianturco, Costanzo contando maggioranza, opposizione e giunta), diversi esordienti (1/3 è nato dopo gli anni 80, ed un paio sono anche negli anni 2000) e qualche cambio di schieramento (al netto di passaggi avvenuti tra partiti della stessa coalizione o area di riferimento, come gli ex Ruberto accolti da Mascaro e Cristiano): Fracapane nel 2015 con Gianturco oggi con il Pd, Zaffina che dal Pd è passato nelle liste di Mascaro, Petronetti prima nei Democrati per Lamezia a sostegno di Sonni ed oggi in una delle due liste di Mascaro, Nero da Idee in Movimento a Cristiano Sindaco, Chirumbolo dai Democratici a Fratelli d’Italia.

    Come facile immaginare la quasi totalità dei candidati ha avuto natali a Lamezia Terme (o in un uno dei 3 ex Comuni se con più di 50 anni sulla carta di identità) ma ci sono “stranieri” sia nazionali (Bollate, Orbassano, Arona, Tradate, Acqui Terme, Torino, Messina, Roma, Molinella, Gioia del Colle, Montalbano Jonico, Vittoria) che fuori confine (Mons, Parton, Colonia, Innsbruk, Tirgu Neamt, Bad Honnef, Agnone, Melbourne).

    Intanto già da ieri sera è partita la fase di campagna elettorale più spinta mancando meno di un mese all’appuntamento elettorale. Nel centrosinistra, dopo la fase tribolata che non ha portato ad un unico candidato ma ad avere 2 diversi aspiranti sindaco con 2 liste a testa, il Pd e la lista civica di Guarascio hanno 2 quartier generale diversi (il primo a Piazza Mazzini, il secondo inaugurato in serata su Corso Nicotera), con Piccioni prossimo a traslocare da piazza Mazzini all’isola pedonale per il proprio punto di incontro come “vicino di casa di area” (perché l’ipotesi ballottaggio potrebbe sempre sanare eventuali divisioni su entrambi i fronti politici, anche se ufficialmente nessuno lo conferma). Sull’isola pedonale c’è anche il punto di incontro dei 5 Stelle, a non molta distanza in via Piave quello di Massimo Cristiano, mentre dopo la raccolta firme in via XX Settembre si sposterà il gruppo di Paolo Mascaro.

    Trasparenza e legalità nei programmi sono un “must have”, ma quanto in realtà lo diranno come prima risposta i siti internet che ogni lista dovrà pubblicare con caricati curriculum e certificato penale di ogni candidato, mentre il bilancio di previsione di ogni lista già è comparso sul portale istituzionale comunale (che solitamente non è specchio di efficacia ed efficienza, vedi i file stampati, scansionati e ricaricati online che compaiono anche per programmi e bilanci di previsione delle liste).

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