Replica all’articolo di ieri sul suo programma elettorale Massimo Cristiano, candidato a sindaco di Lamezia Terme, contestando vari punti

Si riputa "scarsa o impropria conoscenza degli argomenti trattati, l’articolista vanta pure una propensione ad esprimere giudizi personali che esulano dalla deontologia del giornalista il quale dovrebbe esporre i fatti senza commentarli in base alle proprie idee, ancora più in regime di par condicio"

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    Replica all’articolo di ieri sul suo programma elettorale Massimo Cristiano, candidato a sindaco di Lamezia Terme, contestando vari punti:

    Anzitutto il titolo dell’articolo «Programmi elettorali: prelievi dal web e revisione delle normative nelle proposte di Cristiano» è gravemente diffamatorio come pure il sottotitolo: «Il capitolo sulla cultura ha un registro linguistico più alto e ricercato, anche da Google che testimonia come sia copiato/incollato da articoli online».
    Massimo Cristiano non ha mai e poi mai fatto copia/incolla, vezzo evidentemente al quale dev’essere abituato l’estensore della nota il quale spara a destra e a manca senza citare il benché minimo straccio di fonte (in realtà le parole colorate sono link ipertestuali che rimandano al sito www.tafterjournal.it, nb).
    Alla scarsa o impropria conoscenza degli argomenti trattati, l’articolista vanta pure una propensione ad esprimere giudizi personali che esulano dalla deontologia del giornalista il quale dovrebbe esporre i fatti senza commentarli in base alle proprie idee, ancora più in regime di par condicio.
    Ecco un esempio: «Di 27 pagine è il programma delle due liste a sostegno di Massimo Cristiano, che dopo 2 mandati da consigliere comunale nel lanciare la propria corsa alla poltrona di primo cittadino da un lato critica la macchina burocratica, dall’altro spiega che non si possono fare nell’immediato né assunzioni né le casse comunali godono di buona salute, proponendo l’assessorato alle periferie ed un’operazione verità sui conti pubblici e situazione personale entro 30 giorni (cioè entro fine anno, termine in cui teoricamente la giunta dovrebbe già farlo per legge delineando il Dup per il triennio successivo).»
    La frase tra parentesi è una chiara considerazione personale o un dato di fatto? 
    Lo stillicidio di disinformazione prosegue quando l’articolista attribuisce al candidato a Sindaco Cristiano addirittura dei fantomatici impegni presi (non si sa da chi) in Prefettura: «Sul campo Rom di Scordovillo la versione di Cristiano è quella di sgomberare e ricollocare solo i discendenti delle 60 famiglie originarie, versione dei fatti che per ordine pubblico ed impegni presi in Prefettura non può essere percorsa…»
    L’estensore della nota prosegue così: «Si ribadisce la volontà di istituire una short list di disoccupati che si occupino dell’igiene urbana, ovvero un contratto da 1.500.000 euro affidato alla Lamezia Multiservizi, quindi non delegabile dato l’importo tramite tale affidamento per normative nazionali. Si sposa la cultura del plastic free dettata dal Ministero, quindi non opzionale e non di competenza comunale, sfidando matematica e sintassi nel promettere “la politica del rifiuto zero con una previsione quinquennale del 100% di rifiuti zero”».
    Quella di essere un servizio non delegabile è un falso! Il Comune è il committente e può in qualsiasi momento riappropriarsi di tali servizi dati in gestione!
    La nota continua: «Per gli animali si ipotizza un cimitero dedicato, meno restrizioni per i locali del centro rispetto al recente regolamento di polizia locale (che recepisce normative sovracomunali), andando poi ad indicare come scelte atti obbligatori come quelli della revoca di appalti a ditte colpite da interdittiva antimafia o andando oltre i propri compiti come il caso dei Daspo Urbano (che arrivano nei casi previsti dalla Prefettura).»
    Altra grave inasettezza! Il regolamento di polizia locale è di  esclusiva competenza comunale: anche qui l’articolista esprime pareri personali su vicende che conosce poco o affatto. Infatti, in materia di Daspo urbano nell’ultimo decreto sicurezza del Governo si conferisce questo potere proprio ai sindaci.
    L’errata e capziosa lettura del programma elettorale del Candidato Cristiano proseguo così: «Il capitolo sulla cultura ha un registro linguistico più alto e ricercato, anche da Google che testimonia come sia copiato/incollato da articoli online (l’attacco risale ad un testo del 2013, gli altri paragrafi da testi di anni successivi sulla stessa testata), concludendosi però con la proposta genuina di creare una fondazione per gestire i teatri. Altro aspetto che data la situazione economica e normativa non è più concesso, però.»
    E ancora: «Da precedenti campagne elettorali torna il mutuo sociale, un nuovo piano del traffico e mutamenti al Psc (anche se non più possibili, se non con la valutazione delle manifestazioni di interesse ed osservazioni già in corso di valutazione), il rilancio della Fieragricola e dei mercati rionali, feste ed avvenimenti, sempre bilancio comunale permettendo, e si copia per il rilancio del centro storico un piano per Catania del 2012.»
    In ragione delle inesattezze scritte e principalmente delle gravi accuse rivolte, il Candidato a Sindaco Cristiano si riserva di segnalare l’articolo in questione all’Ordine dei Giornalisti della Calabria in ragione delle chiare violazioni della legge sulla Par Condicio, oltre che nelle competenti sede giudiziarie per tutelare la sua immagine e credibilità

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