«Il voto di domenica ci consegna una realtà assai complessa e densa di significativi ma anche inquietanti interrogativi per il futuro della città»

Lo sostiene Eugenio Guarascio, candidato del centrosinistra fuori dal ballottaggio tra Pegna e Mascaro.

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    «Il voto di domenica ci consegna una realtà assai complessa e densa di significativi ma anche inquietanti interrogativi per il futuro della città», sostiene Eugenio Guarascio, candidato del centrosinistra fuori dal ballottaggio tra Pegna e Mascaro.

    «Il nostro progetto ed il nostro messaggio positivi non sono passati. Questo è indubbio e nessuno vuole negarlo o sottacerlo – ha continuato Guarascio – ci sono però elementi di una prima discussione che andrebbero e, anzi, vanno analizzati fin da subito. La partecipazione al voto, innanzitutto, assai bassa e che indica come nel corso di questi anni difficili e tormentati si sia incrinata la stessa voglia di partecipazione democratica di una cittadinanza che ha dovuto subire ben 3 scioglimenti del Consiglio comunale per sospetti di infiltrazione della mafia nella massima istituzione pubblica della città. Ci sarà ora tempo e modo per analizzare nel dettaglio il voto e trarne le conclusioni per un agire politico certo e sicuro da parte di un centrosinistra rinnovato e partecipe». 

    Guarascio considera «il voto di domenica un punto di partenza e non di arrivo e ringrazio tutti coloro che con passione, sacrificio e impegno mi sono stati accanto in questa avvincente esperienza. Un sentimento di eguale gratitudine va ai lametini che ci hanno accordato il loro consenso. Dall’opposizione faremo scelte limpide, coraggiose, oneste; sulla linea della legalità a tutti i costi che era e resta la trincea ineludibile di un possibile cambiamento. Faremo un’opposizione all’Amministrazione e al Sindaco che saranno eletti tra due settimane nel merito, punto per punto e posso garantire ai lametini che non faremo sconti a nessuno. Chi ci ha votato ci ha chiesto il rispetto delle regole e della legge e su questa linea ci muoveremo per il bene di Lamezia». Quindi, si presuppone, nessun passo indietro per l’impegno nel ruolo da consigliere comunale.

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