Ballottaggio, Italo Reale si schiera nel votare non Mascaro per il caso Furci

Più che sui programmi dei due candidati a sindaco, il dibattito tra Ruggero Pegna e Paolo Mascaro per la poltrona di primo cittadino si sta concentrando su una terza persona, non candidata ufficialmente in nessuna lista, ovvero Carmelo Furci

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    Più che sui programmi dei due candidati a sindaco, il dibattito tra Ruggero Pegna e Paolo Mascaro per la poltrona di primo cittadino si sta concentrando su una terza persona, non candidata ufficialmente in nessuna lista, ovvero Carmelo Furci, la cui presenza nei seggi viene accostata dal fronte avverso all’ex sindaco come supporto al suo legale, Giancarlo Nicotera.

    In attesa che dalle speculazioni giornalistiche e politiche si passi ad eventuali pronunciamenti delle forze dell’ordine, Italo Reale, la cui appartenenza politica non è nel centrodestra ma nel Pd, nel riepilogare le notizie tra cronaca e politica sostiene che «mi chiedo se si rendono conto della gravità del fatto che se sicuramente non mette in discussione le loro persone, certamente crea più di un dubbio sulla loro capacità di comprendere la necessità di tenere lontano dalla vita pubblica chi potrebbe raccogliere il consenso con la forza della delinquenza organizzata anche a prescindere del dato reale.

    Mi chiedo se si rendono conto che nei programmi televisivi nazionali siamo già oggetto di attenzione (e non positiva), se si rendono conto che chi vuol bene alla città non consente ad un pregiudicato di raccogliere dati sulla propria lista e di interloquire con il seggio e per ultimo se si rendono conto che il livello altissimo di astensionismo indica una disaffezione verso la politica e la democrazia che è anche conseguenza di questi errori e dell’evidente incapacità di alcune parti politiche di tenere lontana la delinquenza organizzata».

    Per Reale «come si può pensare di superare i problemi gravissimi di Lamezia se chi vincerà lo farà con un consenso che probabilmente non supererà un 20/25 % del corpo elettorale. Proprio per questo, (questo vale per Mascaro) mi sento di sottolineare l’inutilità di toni di tale aggressività che non vedo come domani, potranno rendere possibile una collaborazione con chi sta alla opposizione. Quindi, per ultimo, domenica prossima andrò a votare e lo farò con la certezza di esprimere un consenso su una persona di cui non condivido molto ma con la volontà di fare il possibile per evitare una nuova infamia contro la mia città (il quarto scioglimento)». Il che, se non sarà Mascaro, dovrà essere inevitabilmente Pegna, posto che l’ultima sentenza del Consiglio di Stato che è stata usata a pezzi a piacere dalle varie forze politiche sostiene anche che il Tuel non faccia distinzione tra maggioranza ed opposizione in ottica scioglimento.
    g.g.

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