Volture non eseguite e fatture non pagate, il Comune liquida 85.584,45 euro per la gestione dei parchi urbani fino al 2016

Passando per fatture liquidate per il giusto importo, ma numero sbagliato,  tra crediti e debiti si dà così il via alla liquidazione di un totale di 64.988,75 euro a Talia e di versare all'Erario l'IVA per l'importo di 15.226,75 euro

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Se in campagna elettorale, ma anche prima, la mancata gestione dei parchi è stato un cavallo di battaglia di tutti gli schieramenti politici, a 3 anni dalla fine del contratto tra Talia (l’Ats che ha curato dal 2013 la manutenzione degli spazi verdi, con maggiori interventi ed attività sul parco Impastato) il Comune si trova ancora a fare i conti di quanto dovuto incassare e quanto da liquidare. Nel mentre tutto è andato in stato di semiabbandono, né i tentativi di trovare un nuovo affidatario hanno avuto successo, e le passerelle del Parco Mastroianni rimangono ancora interdette ai pedoni dopo che non c’è unione di intenti su chi avesse dovuto effettuare la dovuta manutenzione.

    Nel mentre, si legge nella determina di ieri, «da una verifica effettuata a fine contratto 03/10/2016 è emerso che l’impresa Talia s.r.l. non avendo volturato i contratti di energia elettrica e fornitura idrica, non ha direttamente effettuato i pagamenti dovuti e né ha rimborsato il Comune e pertanto è stato chiesto alla stessa con lettera di voler versare il corrispettivo per i 4 anni di loro utilizzo», sollecito sui Talia rispondeva 2 anni dopo: il 3 luglio 2018 si è dichiarata «disponibile al pagamento dei consumi effettuati a patto che il Comune riconsiderasse le somme dovute nelle tre fatture già emesse per 69.212,50 euro, con compensazione degli interessi di mora di 27.761,83 euro ed altri costi sostenuti ed autorizzati per la somma complessiva di 18.377,20».

    La stessa Talia srl ha inviato una seconda lettera protocollata in entrata il 6 maggio 2019 di ricalcolo interessi alla data del 31 maggio 2019, sulle fatture n. 35-36-37/2016 (dell’importo di 36.188,25, 36.188,25, 12.062,75 euro) e successivamente una terza lettera di analoga richiesta, protocollata in entrata al n. 70056 del 29 ottobre 2019, chiedendo il ricalcolo al 31.10.2019.

    Ieri si è certificato che «la richiesta dell’impresa Talia è legittima normativamente e che pertanto con la stessa è in stato concordato di quantificare le somme applicando gli interessi moratori sia sulle liquidazioni a credito Talia che sulle spese addebitate a Talia in particolare sui consumi elettrici (36.186,20 euro, a cui si aggiungono 11.669,62 per interessi di mora verso Enel) ed idrici (1.831,48 euro a cui si aggiungono 549,92 per interessi di mora da versare alla Lamezia Multiservizi)».

    Si aggiungono alle richieste di Talia anche altri costi sostenuti per 18.377,20 euro, con il Comune che riconosce solo le spese relative alla sostituzione di lampade del parco “Peppino Impastato” per un importo pari ad 1.145,20 «come da fattura di acquisto presso la ditta “Idee Luminose s.a.s.” n. 38 del 10.02.2015 vengono ammesse giusta email di autorizzazione del Dirigente pro tempore Manuel Pulella del 08/07/2014». Ammontano invece a 44.868,27 euro gli interessi di mora che assomma, nel ricalcolo effettuato dall’Ufficio Verde al 31 ottobre 2019.

    Passando per fatture liquidate per il giusto importo, ma numero sbagliato,  tra crediti e debiti si dà così il via alla liquidazione di un totale di 64.988,75 euro a Talia e di versare all’Erario l’IVA per l’importo di 15.226,75 euro. Totale 85.584,45 euro.

     

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