Impianto rifiuti di San Pietro Lametino, guasti e lavoratori senza stipendio a fine anno con futuro a rischio

Nel mentre la Regione non ha trovato un nuovo gestore, essendo andata deserta la gara d’appalto che vedeva inizialmente un solo concorrente ammesso, mentre lo stesso impianto dovrebbe passare nella competenza dell’Ato con nuovo bando.  

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    Oltre al ritorno dei disagi per la raccolta dei rifiuti in strada causa blocco dell’impianto di San Pietro Lametino, lo stesso vede la denuncia dei lavoratori che che non ricevono il pagamento degli stipendi dal mese di ottobre 
    Di fronte ai ritardi dei pagamenti da parte della Regione, il 19 novembre scorso il liquidatore della società ha scritto alla Regione Calabria lamentando «gli eccessivi ritardi nei pagamenti dei corrispettivi che compromettono la gestione virtuosa dell’impianto e dell’azienda stessa. Alla data odierna non è possibile ottenere la liquidazione e il pagamento del SAL del 2019 eppure la società deve continuare a fornire il servizio».
    Nella nota  il liquidatore parla di una situazione non più accettabile, con il mancato pagamento degli stipendi di ottobre dei lavoratori e la compromissione generale dell’attività e della qualità del servizio prospettando, nel caso in cui non si fosse ricevuta alcuna somma entro 7 giorni, la possibilità di interrompere ogni attività con immediata riconsegna dell’impianto.
    Di fronte alla mancata risposta dalla Regione, il 28 novembre scorso il liquidatore ha nuovamente scritto alla Regione comunicando che «la Daneco non può più continuare a lavorare senza incassare il corrispettivo dovuto dovendo rispondere dell’incremento dei debiti all’intero ceto creditorio». Inoltre è stato chiesto alla Regione di comunicare il nome del funzionario che il 5 dicembre prossimo sarà delegato a prendere in consegna l’impianto e che «contestualmente alla consegna dell’impianto, sarò costretto a licenziare i dipendenti sinora in forza».
    Nel mentre la Regione non ha trovato un nuovo gestore, essendo andata deserta la gara d’appalto che vedeva inizialmente un solo concorrente ammesso, mentre lo stesso impianto dovrebbe passare nella competenza dell’Ato con nuovo bando.
     

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