Scuola, famiglia, territorio alla ricerca di un nuovo umanesimo nell’incontro tenuto all’istituto Borrello Fiorentino

“Scuola, famiglia, territorio – dialogo di corresponsabilità educativa” è stato il titolo dell’incontro organizzato dall’IC Borrello-Fiorentino, aperto a genitori e insegnanti, per ribadire la necessità di fare fronte comune, mettendo al centro il tema dell’educazione come presupposto essenziale per la realizzazione di un “nuovo umanesimo”. 
L’evento, che ha visto nelle vesti di relatore don Luigi Iuliano ed è stato moderato dalla docente Enza Mamertino, è stato voluto dalla Dirigente Scolastica Angela De Carlo per accendere lampi di riflessione e di dibattito sulle sfide educative di oggi, e sui problemi legati al cambiamento socio-culturale dei nostri tempi, che spesso producono una “solitudine educativa” sia della famiglia, sia della scuola,  le quali da sole sono incapaci di fronteggiare l’emergenza di fondo della nostra epoca. 
Questa solitudine educativa, nelle parole della docente dell’Istituto Enza Mamertino, può generare in genitori e insegnanti «oscuri sensi di colpa e preoccupante rassegnazione». E’ sempre più necessario quel patto, quel riconoscimento reciproco espresso così chiaramente già nel titolo e su cui ha insistito la Dirigente De Carlo nella parte introduttiva della manifestazione, che pone la Scuola come presenza attiva e propulsiva, nel portare avanti forme di collaborazione, occasioni di incontro e di dialogo, con tutte le altre agenzie formative del territorio, per costruire insieme un sistema di regole ed azioni condivise, con l’obiettivo comune di  favorire ampie prospettive di crescita culturale e civile di tutta la comunità educante. 
A tal proposito la Dirigente ha ricordato il recente incontro organizzato dalla parrocchia del Carmine su bullismo e cyberbullismo, ma anche l’iniziativa dello stesso Borrello-Fiorentino, rivolta ai genitori e ai docenti, per parlare di violenza di genere e pari opportunità con la scrittrice Rossella Cuconato. 
Don Gigi ha delineato le premesse di fondo di un’educazione che si pone alla ricerca di un “nuovo umanesimo”, affinché trovi le coordinate per evitare che i nostri giovani smarriscano il senso della loro vita, in quanto, per dirla con le parole del filosofo Umberto Galimberti, «i nostri giovani stanno male perché gli manca uno scopo».
A tal proposito, Don Iuliano ha poi indicato la fitta trama delle responsabilità familiari, le quali non si esauriscono solo nei confronti dei figli attraverso l’esercizio di una corretta genitorialità, ma passano anche attraverso il riconoscimento di una equilibrata coniugalità.