Tra Lamezia Terme e Soveria Mannelli prosegue la serie parallela di richieste da parte dei comitati civici sorti in tema sanità

Da un lato c'è preoccupazione per i tirocinanti negli uffici amministrativi in scadenza a fine mese, dall'altro si studiano servizi in comune tra i due nosocomi

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    Con la campagna elettorale per le regionali ormai giunta agli ultimi giorni, prosegue la serie parallela di richieste da parte dei comitati civici sorti in tema sanità.
    Il coordinamento 19 marzo attende per l’ospedale di Lamezia Terme «una risposta del Dipartimento regionale, dal Commissario Cotticelli, dalla Commissione prefettizia dell’Asp di Catanzaro e da ogni addetto ai lavori in relazione alla richiesta di un tavolo che veda come partecipanti tutti unitamente» lamentando come nuova emergenza «la scadenza del contratto di molte persone, perché di questo si tratta e non di numeri, impiegate negli Uffici amministrativi dell’Asp».
    Ad essere coinvolti son però istituzioni diverse: «dal 1 dicembre 2017, in seguito alla stipulazione di una convenzione tra Regione Calabria e l’allora D.G. dell’Asp di Catanzaro (si veda Delibera A.S.P. n. 1060 del 02/10/2018), molti di coloro i quali hanno partecipato al “Bando Giustizia” hanno iniziato l’attività di tirocinio presso gli Uffici amministrativi e legali dell’Azienda Sanitaria Provinciale, parte a Lamezia Terme e parte a Catanzaro, e da allora contribuiscono quotidianamente a sostenere il lavoro dei dipendenti dell’Asp ed a rimediare alle mancanze di personale presenti in azienda. Il loro tirocinio, a quanto ad oggi risulta, terminerà precisamente il 31 gennaio. Non è possibile neanche attendere le prossime elezioni regionali del 26 gennaio perché la Regione spenda anche solo una parola e provveda per garantire che i servizi assicurati da questi possano continuare a servire gli utenti che ogni giorno richiedono assistenza. Anche i Direttori di varie unità operative hanno già sollevato che, senza il rinnovo o la stabilizzazione di questo personale, gli Uffici che servono rischierebbero di non poter garantire i servizi. L’ente preposto e per quanto di sua competenza il Governo, risponda alle istanze di coloro i quali si trovano nella situazione precaria e, soprattutto, di tutti gli utenti». L’Asp, in quanto in dissesto, non può però assumere nuovo personale né stabilizzare.
    Passando invece all’ospedale di Soveria Mannelli il presidente del Comitato Pro Ospedale del Reventino ha incontrato il direttore del reparto di medicina, Gerardo Mancuso, il quale secondo la nota stampa «ha ribadito di voler occupare a breve tutti i 20 posti letto disponibili, così determinati in base all’ultimo Decreto Commissariale in vigore ed al successivo Atto Aziendale» ipotizzando «degli scambi con il reparto di Lamezia dove vorrebbe curare solo le patologie più acute,  delegando il reparto di Soveria per le cure meno gravi anche di pazienti provenienti da Lamezia. Infine l’intenzione di estendere la gamma degli ambulatori all’immunologia, incrementando quindi prestazioni oltre a quelle già in essere, che comunque continuerebbero ad essere garantite» rassicurando che «il pronto soccorso non può essere declassato in quanto ospedale di zona disagiata».

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