Recita del rosario alle 21 del 19 marzo per affidarsi alla protezione di San Giuseppe

Torna a farsi sentire Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme, invitando i fedeli alla preghiera.

Più informazioni su

«Proseguiamo la nostra preghiera e accompagniamo lo scorrere dei giorni con lo sguardo rivolto al Signore, mentre le notizie che ci giungono confermano il grave momento di emergenza che stiamo vivendo e producono, inevitabilmente, un clima di paura e incertezza». Torna a farsi sentire Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme, invitando i fedeli alla preghiera.

«Sentiamo la nostra vocazione di Chiesa ad abitare questo tempo, a renderci vicini a tutti, grazie ai mille mezzi che sono a nostra disposizione, a raggiungere e toccare i cuori di chi soffre e di chi teme. Soprattutto sappiamo che nella preghiera noi non conosciamo distanze e la nostra supplica al Signore in questo momento di pericolo e di grave prova, tutti ci unisce in quella comunione dei santi che è la trama nascosta e vera della Chiesa di Dio», sostiene il presule.

L’invito è quello di aderire «con fede e coraggio a quanto la Chiesa italiana promuove: un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia. Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa. TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta. “A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa” (Leone XIII)[1]».

Si ricorda infine che «ci affidiamo a San Giuseppe, Sposo di Maria, ricordando che proprio nel 2020 ricorre il 150° anniversario della proclamazione del suo patrocinio sulla Chiesa Universale. Sosteniamoci l’uno l’altro con la preghiera e la solidarietà. Sentiamo attorno a noi l’abbraccio della nostra Chiesa. Vi benedico tutti».

Più informazioni su